Un nuovo sito e un patto che coinvolge anche la Regione Piemonte. Sono queste le principali novità del protocollo di intesa "Costruire insieme azioni e conoscenza sul sistema del cibo di Torino e del territorio metropolitano - Atlante del cibo di Torino metropolitana" siglato ieri tra le università torinesi, Ires Piemonte, Urban Lab, Comune di Torino e, appunto, Regione Piemonte.
Cos’è l’Atlante del Cibo
L’Atlante del Cibo analizza, rappresenta e comunica il sistema del cibo di Torino Metropolitana. Per fare questo, raccoglie, produce, elabora e sistematizza i dati e le informazioni disponibili e li restituisce nella forma di un repertorio di rappresentazioni, infografiche, video, testi, mappe, ricerche e articoli, per metterli a disposizione del territorio e renderli funzionali alla progettazione e alla gestione del sistema del cibo.
L'Atlante si propone come strumento partecipato e inclusivo di indagine a supporto delle decisioni e delle azioni sul sistema del cibo, in un'ottica di sostenibilità e giustizia, utile a chi fa ricerca sul sistema del cibo di questo territorio, a chi interviene nella sua progettazione, regolamentazione e valorizzazione, agli attori locali per creare nuove relazioni e a chi è curioso/a di conoscere meglio il sistema del cibo torinese.
Il rapporto in autunno
A settembre verrà presentato il quarto rapporto: 140 contributi raccolti aiutano a capire in che direzione si sta muovendo la ricerca e la progettualità locale sul cibo e la nutrizione. Tanti i temi toccati: sistemi, politiche e progetti; produzione e sostenibilità; stili alimentari, consumi e identità; cibo e scuola; cibo e salute; povertà alimentare; spreco e recupero.
Politica e università, asse sul cibo
“L’Atlante del cibo si configura come un contesto collaborativo attraverso cui valorizzare le conoscenze e competenze che gli atenei e l'Università di Torino in particolare mettono a disposizione del territorio per costruire e orientare politiche locali del cibo" ha affermato Stefano Geuna, Rettore dell'Università di Torino.
"La partecipazione di Politecnico di Torino del Cibo - ha aggiunto la Prorettrice del Politecnico di Torino, Laura Montanaro - è coerente con il costante impegno a contribuire ad uno sviluppo fondato su principi di coesione sociale e di sostenibilità”.
"Il cibo è uno dei pilastri fondamentali per la definizione della cultura di una comunità - ha sottolineato Bartolomeo Biolatti, Rettore dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo - e rappresentando esso stesso un mezzo di diffusione valoriale, appare evidente che esista un areale del sapere e del fare gastronomico tipico di ogni territorio”.
“Il cibo è una componente strategica del nostro tessuto economico che conta oltre 50 mila attività agroalimentari impegnate in tutta la filiera, perché è un fattore di attrazione turistica e una buona parte di chi viene a visitare il Piemonte lo fa anche per l'alta qualità della sua offerta enogastronomica” ha spiegato Alberto Cirio.
Il presidente della Regione Piemonte ha poi continuato: “E’ un elemento culturale, oltre che un parametro per misurare lo stato di salute della nostra comunità. L'educazione e la tutela della qualità del cibo, e oggi sempre di più la sua sostenibilità, all'interno di un ecosistema che vive profondi cambiamenti, sono elementi sfidanti per chi come me ha l'onore di guidare un'istituzione e strumenti come l'Atlante del cibo, unito al lavoro di ricerca dei nostri atenei, rappresentando un bagaglio prezioso di conoscenza per dare la rotta alla nostra azione di governo”.
"II territorio torinese - ha dichiarato il sindaco metropolitano e della Città di Torino Stefano Lo Russo - è da sempre un punto di riferimento per il sistema agroalimentare. Uno strumento come l'Atlante del cibo ci aiuta anche ad avere uno sguardo di prospettiva su tutto ciò che orbita attorno ad uno degli aspetti fondamentali della vita, non soltanto dal punto di vista più concreto ma anche sociale e ricreativo”.
“Non parliamo solo di un settore economico di grande rilevanza, con 13mila imprese agroalimentari registrate nel solo torinese e più di 51mila in Piemonte, ma anche di un universo dalle molte implicazioni culturali, sociali ed educative, come dimostra ad esempio il nostro recente impegno sul tema delle mense scolastiche e dell'educazione alimentare oppure la crescente attenzione che riserviamo ai temi della sostenibilità ambientale e sociale” ha affermato Enzo Pompilio d'Alicandro, vice Presidente della Camera di commercio di Torino.