Sito nel quartiere San Donato e precisamente al civico 8 di corso Francia, villino Raby è un altro simbolo dello Stile Liberty, particolarmente diffuso in quegli anni a Torino.
Progettato nel 1901 dall'ingegnere Pietro Fenoglio con la collaborazione dell'architetto Gottardo Gussoni, esso fu commissionato loro da Michele Raby, che divenne il primo proprietario dell'edificio. In esso convergono due differenti indirizzi del Liberty europeo, quello belga di Horta e quello francese di Guimard.
Caratterizzato da una pianta irregolare, villino Raby ha subito, nell'ambito del suo progetto iniziale, numerosi rimaneggiamenti ad opera di Gussoni, evidenti in particolare nel prominente bovindo accanto all'ingresso che conserva ancora i vetri originali del maestro vetraio Ciravegna, nei balconi, nei numerosi decori in ferro battuto e in quelli in litocemento dei prospetti.
Le decorazioni interne all'edificio, come anche gli affreschi della fascia decorativa coi cavalli sotto la gronda della scuderia retrostante il villino sono di Domenico Smeriglio da Poirino.
Egli lavorerà ancora per Fenoglio durante l'Esposizione Universale del 1902 e per la chiesa di Sant'Elisabetta nel Villaggio Leumann. La ringhiera in ferro battuto della scalinata interna su tre rampe è stata realizzata da Alessandro Mazzuccotelli. Il suo disegno è stato ripreso anche sul lampione alla base della scala e nel lampadario dell'ingresso.
Inizialmente l'intera struttura era circondata da una decoratissima cancellata, della quale rimangono solo le decorazioni del cancello carraio.
Sede di una scuola privata negli anni '80, dal 2004 villino Raby è stato acquistato dall'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Torino (OMCeO) che ne ha seguito la ristrutturazione e lo ha eletto a propria sede ufficiale dal 2011.