"Il Pnrr della pubblica amministrazione è un piano ambizioso. Vale 1,8 miliardi a livello europeo, di cui il 70% all'Italia, pari a 1,2 miliardi. Una grande notizia, ma anche una grande responsabilità, anche nel rapporto con i cittadini e le imprese. Per esempio semplificando 600 procedure amministrative. Le prime 200 devono essere consegnate entro il 2024, ma noi proviamo ad anticipare al 2023". Così il senatore Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica amministrazione, al convegno organizzato da Atc Piemonte centrale sul tema delle case popolari e i fondi Pnrr.
Ben 28.772 appartamenti gestiti in Piemonte di cui 17.869 a Torino, per un totale di 58.860 inquilini, di cui 15.800 over65 e 4500 over80 mentre sono 17.250 gli stranieri. Il canone medio è di 95,5 euro. Ecco la fotografia del mondo delle case popolari nel nostro territorio, una delle realtà che più da vicino possono essere coinvolte nella distribuzione dei fondi del Pnrr.
Un inquilino su tre fatica a pagare fin da subito
Uno degli aspetti più critici riguarda la difficoltà degli utenti a pagare. Si stima che circa il 30% riguarda casi si morosità istantanea, che nel giro di 5 anni scende al 10% e al 3% in 10 anni. "È un livello molto elevato, segno delle difficoltà economiche che vivono i quartieri in cui operiamo e che cerchiamo di recuperare in ogni modo, con diverse iniziative", dice il presidente di Atc Piemonte centrale, Emilio Bolla. "I recenti stanziamenti della Regione ci hanno permesso di avviare il recupero di un certa quantità di alloggi". Le occupazioni abusive sono circa 213, di cui la maggior parte si trova a Torino.
50 milioni dal Pnrr (e non solo)
Al momento, dal superbonus del 110% sono stati ottenuti oltre 200 milioni con cantieri già quasi tutti avviati, altri 28,5 da PNC Pnrr (tramite Regione) e altri 22 di Pinqua (altro canale del Pnrr, ma legato a progetti con i Comuni), mentre sono 11,5 i milioni legati a progetti del Cipe e 5,1 milioni gli ex Gescal. "La prima tranche che la Regione ha sbloccato e che risalgono al 2001 - dice Bolla - e che sono fondamentali per intervenire su azioni mirate di prevenzione incendi, sicurezza ed eliminazione delle barriere architettoniche".
"Bisogna fare attenzione ai furbetti, ma dobbiamo fare attenzione alle persone che vivono in queste case, che spesso faticano a superare la prima metà del mese - dice l'assessore regionale Andrea Tronzano - e dobbiamo tutelarne la dignità. Cerchiamo di farlo con sacrifici del bilancio regionale, nonostante le difficoltà del periodo. Abbiano restituito loro quello che a loro spettava".