Un semestre col piede sull'acceleratore, per Stellantis in Italia. Secondo l'elaborazione fatta da Fim Cisl negli stabilimenti lungo la penisola si è prodotto il 15,3% di vetture in più rispetto alla prima metà del 2022. La soglia per le sole auto è del +16,9% (+11,5% i veicoli commerciali). "Il fenomeno dei fermi produttivi per mancanza di componenti è decisamente ridotto", dice Ferdinando Uliano, segretario nazionale di Fim Cisl. "Potremmo avvicinarci alle 800mila unità, che è una quota che dà respiro, anche se ancora non si raggiunge il 2019 pre Covid".
La 500 bev fa da locomotiva
E ancora una volta, per il Polo torinese di Mirafiori, a trainare la produzione (+9,4%) è la 500 Bev. Il totale è di 53.330 esemplari contro i 48.760 dell'anno prima. Le utilitarie elettriche che vengono realizzate solo a Torino sono state la stragrande maggioranza (47mila unità), mentre le Maserati continuano a soffrire. "E una ulteriore spinta dovrebbe arrivare dal lancio da gennaio 2024 sul mercato Usa. Potremmo arrivare a 100-130mila unità", commenta Uliano.
La zavorra di Maserati
La Maserati pesa ormai per solo il 12% dei volumi totali, "molto lontani dai tempi positivi del 2017, con 58 giorni di fermo produttivo che hanno coinvolto 1700 lavoratori".
A Ghibli, Levante e Quattoroporte si sono aggiunte di recente Gran Turismo, Gran Cabrio e le versioni full elettrica, "ma bisogna accelerare, a cominciare dalla Quattroporte, per rispettare gli impegni che il Gruppo si era preso su Maserati a Torino. Per ora i segnali positivi arrivano da Cassino con la Grecale".
Enti centrali e green campus
E sugli enti centrali "è importante mantenere l'attenzione sul settore della ricerca e della progettazione, in maniera coerente con quanto sta accadendo in altri Paesi. Vogliamo capire di più sul Green campus annunciato a Mirafiori".
Futuro: piani e piani inclinati
Per quanto riguarda il progetto che traguarda il 2030, Fim conferma di aver ricevuto rassicurazioni dal Ministero sul ruolo di Torino per la centralità nella progettazione e design dell'elettrificazione. Ma anche il lancio dei nuovi modelli Maserati nel 2023, la joint venture con Punch per la produzione di trasmissioni elettriche per auto ibride e plug in e l'inaugurazione entro la fine dell'anno del Battery Technology center.
"Ma restano le incognite su Comau e Teksid. Comau ha lavoro e sviluppo, ma nell'ottica di uno spin off annunciato da Stellantis ora tutto è sospeso senza dettagli in tempi e modalità", dice Uliano. "È un'eccellenza per il territorio, ma una cessione fuori dal contesto di Stellantis ci preoccupa, anche a livello occupazionale per i 700 lavoratori in Italia".
E dubbi restano anche sulla Teksid di Carmagnola. "Ci sarà una flessione legata al cambio per motori endotermici e altre lavorazioni. Temiamo un ridimensionamento e abbiamo chiesto al ministro Urso di farsi carico per avere certezze su questo tema. Ma più in generale ci sentiamo di dire che da quando è in carica questo governo non sta dimostrando di avere un progetto per l'auto. E questo è molto preoccupante".