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Economia e lavoro | 05 luglio 2023, 11:42

Stellantis, Mirafiori viaggia al traino della 500 Bev, ma Maserati resta un caso aperto

Nei primi sei mesi del 2023 aumentano i volumi del Polo Torinese, ma è essenzialmente merito della piccola elettrica. I bolidi del Tridente ancora non decollano. Uliano (Fim): "Accelerare per mantenere gli impegni"

conferenza fim 5 luglio 2023

Stellantis, Mirafiori viaggia al traino della 500 Bev, ma Maserati resta un caso aperto

Un semestre col piede sull'acceleratore, per Stellantis in Italia. Secondo l'elaborazione fatta da Fim Cisl negli stabilimenti lungo la penisola si è prodotto il 15,3% di vetture in più rispetto alla prima metà del 2022. La soglia per le sole auto è del +16,9% (+11,5% i veicoli commerciali). "Il fenomeno dei fermi produttivi per mancanza di componenti è decisamente ridotto", dice Ferdinando Uliano, segretario nazionale di Fim Cisl. "Potremmo avvicinarci alle 800mila unità, che è una quota che dà respiro, anche se ancora non si raggiunge il 2019 pre Covid".

La 500 bev fa da locomotiva

E ancora una volta, per il Polo torinese di Mirafiori, a trainare la produzione (+9,4%) è la 500 Bev. Il totale è di 53.330 esemplari contro i 48.760 dell'anno prima. Le utilitarie elettriche che vengono realizzate solo a Torino sono state la stragrande maggioranza (47mila unità), mentre le Maserati continuano a soffrire. "E una ulteriore spinta dovrebbe arrivare dal lancio da gennaio 2024 sul mercato Usa. Potremmo arrivare a 100-130mila unità", commenta Uliano.

La zavorra di Maserati

La Maserati pesa ormai per solo il 12% dei volumi totali, "molto lontani dai tempi positivi del 2017, con 58 giorni di fermo produttivo che hanno coinvolto 1700 lavoratori".

A Ghibli, Levante e Quattoroporte si sono aggiunte di recente Gran Turismo, Gran Cabrio e le versioni full elettrica, "ma bisogna accelerare, a cominciare dalla Quattroporte, per rispettare gli impegni che il Gruppo si era preso su Maserati a Torino. Per ora i segnali positivi arrivano da Cassino con la Grecale".

Enti centrali e green campus 

E sugli enti centrali "è importante mantenere l'attenzione sul settore della ricerca e della progettazione, in maniera coerente con quanto sta accadendo in altri Paesi. Vogliamo capire di più sul Green campus annunciato a Mirafiori".

Futuro: piani e piani inclinati

Per quanto riguarda il progetto che traguarda il 2030, Fim conferma di aver ricevuto rassicurazioni dal Ministero sul ruolo di Torino per la centralità nella progettazione e design dell'elettrificazione. Ma anche il lancio dei nuovi modelli Maserati nel 2023, la joint venture con Punch per la produzione di trasmissioni elettriche per auto ibride e plug in e l'inaugurazione entro la fine dell'anno del Battery Technology center.

"Ma restano le incognite su Comau e Teksid. Comau ha lavoro e sviluppo, ma nell'ottica di uno spin off annunciato da Stellantis ora tutto è sospeso senza dettagli in tempi e modalità", dice Uliano. "È un'eccellenza per il territorio, ma una cessione fuori dal contesto di Stellantis ci preoccupa, anche a livello occupazionale per i 700 lavoratori in Italia".

E dubbi restano anche sulla Teksid di Carmagnola. "Ci sarà una flessione legata al cambio per motori endotermici e altre lavorazioni. Temiamo un ridimensionamento e abbiamo chiesto al ministro Urso di farsi carico per avere certezze su questo tema. Ma più in generale ci sentiamo di dire che da quando è in carica questo governo non sta dimostrando di avere un progetto per l'auto. E questo è molto preoccupante".

Massimiliano Sciullo

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