Dopo l'aumento del pedaggio dal 1° luglio per chi viaggia in autostrada tra il Piemonte e Liguria, in parallelo a quelli sui mezzi suburbani, a breve potrebbero costare più cari anche i biglietti bus per spostarsi a Torino. Se adesso il ticket per muoversi nel capoluogo piemontese - metropolitana compresa - è acquistabile ad un euro e 70 e ha una validità di 100 minuti, i rincari potrebbero colpire anche questo ambito. Ad ammetterlo è il sindaco Stefano Lo Russo, intervenendo ai microfoni di Radio Gtt.
"Inflazione al 9%"
Sabato scorso è scattato l'adeguamento all'inflazione per il settore dei trasporti, che si è appunto tradotto in aumenti per gli automobilisti sulle autostrade e per i passeggeri sui mezzi suburbani. "Abbiamo l'inflazione - ha chiarito il primo cittadino - al 9% per tutti, anche per le aziende del Comune. Purtroppo abbiamo attraversato una tempesta pura nel 2022 con il caro energia, che ha messo in difficoltà i conti Gtt. Stiamo cercando di recuperare anche con processi di efficientamento energetico".
Mancano una parte dei ristori Covid
In parallelo ai rincari di luce e metano, l'azienda di corso Turati vive un momento di difficoltà finanziaria aggiutivo. La motivazione? "Stiamo attendendo - ha spiegato Lo Russo in radio - la liquidazione dei ristori Covid, che non sono ancora arrivati e sono essenziali per il mantenimento dei conti e per il rilancio di Gtt".
"Aumento lieve e costretto"
"In questa cornice - ha precisato - si inserisce anche la questione tariffaria: se ci sarà un aumento, sarà lieve e purtroppo costretto". "C'è un inflazione elevata e questo sta mettendo in difficoltà tutto il sistema tariffario del Comune, non solo il trasporto pubblico. Nonostante queste situazioni, rivendichiamo con orgoglio di non aver toccato nessuna tariffa: questo sforzo non è banale".