Sono giorni frenetici per Matteo Ruffin, Amministratore Unico di Scherma Italia, ed Ezio Torta, presidente Ginnastica Victoria Torino, che da sabato 1° luglio hanno varcato le porte di Villa Glicini, dopo la retrocessione dello storico gestore, Club Scherma Torino, e la firma del contratto il 30 giugno con il Comune. “Dopodomani arrivano 40 bambini dell’estate ragazzi e dobbiamo essere pronti” spiega Ruffin che riaprirà al pubblico la struttura il 5 luglio con piscina, due campi da tennis e appunto Estate Ragazzi.
“Da sabato, stiamo facendo i lavori di messa in sicurezza e di igienizzazione del centro” aggiunge “saremo così pronti anche ad accogliere i nostri atleti agonisti, tra cui Simone Mencarelli, Alessandra Bozza e Vittoria Siletti, ai quali dobbiamo garantire l’allenamento”.
L’intenzione è di aprire a settembre anche al resto del pubblico il campo da scherma, il secondo più grande d’Europa con le sue 18 pedane, di cui due paralimpiche. Tra le altre attività previste anche il campo da calcetto, che dovrebbe aprire a fine luglio insieme al ristorante, e la palestra al piano superiore, con sala per attività di danza e musica, la cui apertura è prevista invece per settembre.
“Non vogliamo polemiche, ma vorremmo davvero ringraziare le dirigenti e l’assessorato allo sport che hanno seguito le pratiche. Ora, ci teniamo a parlare e fare sport, ma soprattutto a far appassionare i ragazzi. È uno spazio di tutti noi, che vogliamo ridare ai cittadini. Vogliamo sviluppare il settore disabilità e soprattutto creare una rete di collaborazione tra tutte le società piemontesi, perché se il livello cresce funziona per tutti. Un’attenzione particolare la dedicheremo inoltre alla formazione nella sicurezza”.
La battaglia legale
Sembra quindi si stia arrivando al termine di una lunga battaglia legale.
La Scherma Italia SSD, che già gestisce il Master Club di corso Moncalieri, aveva partecipato insieme ad altre realtà come Ginnastica Victoria Torino al bando uscito nel 2021 dal Comune. All’epoca il gestore dal lontano 1954 dello spazio da oltre 5 mila metri quadrati era Club Scherma Torino che, pur partecipando, aveva impugnato il bando. Cst aveva poi vinto, ma Scherma Italia, capogruppo dell’associazione Ati (associazione temporanea di impresa), che si era piazzata seconda con 89 punti, aveva a sua volta fatto ricorso al Tar contro l'assegnazione a Cst.
A ottobre 2022, rilevato che una consociata aveva dei ritardi contributivi, il Comune ha disposto la revoca dell’aggiudicazione a Club Scherma Italia, assegnando la struttura al secondo classificato.
Domani l'udienza al Tar
Domani ci sarà l’udienza al TAR in cui si discuterà della revoca. La sentenza sarà entro qualche giorno, ma da parte sua Club Scherma Italia non si arrende. “Non ho molte speranze sulla sentenza del TAR, ma nel caso faremo appello in Consiglio di Stato - spiega Giorgio Vecchione, legale di Club Scherma Italia -. Peccato, perché hanno fatto di tutto per sbatterci fuori. Si sono affrettati a mandarci via il prima possibile, nonostante la situazione processuale ancora in corso”.
Cst non abbandona le speranze, ma se dovesse uscire dalla gestione della struttura probabilmente cesserebbe le sue attività. “Per noi significa praticamente la morte di una struttura secolare”.
La nuova gestione
La gestione dei nuovi gestori è per la durata di 17 anni. “Da parte nostra abbiamo teso la mano a Club Scherma Italia per ospitare sino a chiusura della stagione agonistica i loro migliori atleti, con la Federazione di Scherma come garante. Non ci hanno mai risposto”.