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Politica | 01 luglio 2023, 11:17

Giovani e lavoro precario, il Partito Democratico: "La Regione che cosa aspetta?"

"La legge regionale sul Lavoro è da tempo bloccata e chiediamo al Presidente Cirio di velocizzarne l'approvazione. Le dimissioni? Un fenomeno in forte aumento: ne andrebbero analizzate le cause"

immagini di repertorio

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Dai dati emersi in questi giorni resi noti da vari Istituti di ricerca, risulta che il mercato del lavoro si manifesta estremamente dinamico, anche nel Torinese. Nelle attivazioni nette (saldo assunzioni/cessazioni) il dato congiunturale del 2022 rispetto al 2021 sta ritornando su valori normali come prima della pandemia; sono infatti 12.123 i contratti in più. Dopo la pandemia c’è stato l’atteso rimbalzo nell’occupazione malgrado la guerra in mezzo all’Europa.

In particolare però tre importanti indicatori riguardanti la domanda di lavoro segnalano criticità nel torinese.

Il primo, è il significativo numero di persone con contratti brevi (1-2 gg). Sono 16.546 le persone che hanno fatto 47.506 contratti di questo tipo. Di queste, circa 10.000 persone hanno successivamente ottenuto contratti più lunghi, ma ben più di 6.000 hanno fatto solo contratti di 1-2 gg. Questo gruppo di persone è in difficoltà estrema e sono soprattutto giovani donne fino a 29 anni (48,2%).

Il secondo indicatore è riferito alle dimissioni volontarie che hanno coinvolto in particolare il 40,6% di giovani uomini fino a 29 anni. Sono infatti 20.909 uomini vs 14.879 donne. Il terzo indicatore ci segnala un peso eccessivo (40,6%) delle dimissioni a tempo indeterminato sulle cessazioni totali di giovani uomini fino a 29 anni.

"E’ più’ che evidente che le recenti dinamiche nel lavoro della nostra provincia segnalano che i problemi riguardano i giovani e le donne - spiegano il segretario del PD metropolitano, Marcello Mazzù, e il responsabile del Lavoro in segreteria, Massimo Tamiatti - Come Partito democratico chiediamo alla Regione Piemonte, al Presidente Cirio e alla sua Assessora al Lavoro Chiorino, che cosa intendano fare. La legge regionale sul Lavoro è da tempo bloccata e chiediamo al Presidente Cirio di velocizzarne l'approvazione, soprattutto in un momento in cui l'approvazione del decreto Lavoro non sembra affrontare queste criticità, e anzi aumenterà le fragilità con il netto ridimensionamento del reddito di cittadinanza. Le ragioni poi delle dimissioni sono un fenomeno preoccupante e in forte aumento e ne andrebbero analizzate le cause urgentemente".

comunicato stampa

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