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Economia e lavoro | 26 giugno 2023, 10:50

Capone (Ugl) a Torino: "Piemonte in ripresa, ma attenzione agli effetti delle crisi di Germania e Francia"

Il segretario generale al congresso territoriale: "Pil e occupazione crescono, nella regione, ma dobbiamo vigilare sugli effetti delle difficoltà nell'automotive". Tra gli ospiti, la delegazione locale della Cisl. Confermata per acclamazione Silvia Marchetti

tavolo congresso con relatori

Congresso per Ugl Torino e Piemonte a San Filippo Neri

Occupazione, Pil e numeri in crescita da una parte, ma scenari difficili da decodificare dall'altra. E' un Piemonte (per ora) a metà strada, quello che si mostra al giro di boa del 2023 e che viene preso come spunto per il Congresso di Ugl Torino, una delle sigle che sta trovando spazi vitali nel mondo sindacale in questi ultimi anni. Nel mondo metalmeccanico, ma non solo.

Il ricordo di Armando Murella

A fare gli onori di casa, presso l'oratorio di San Filippo Neri, la segretaria di Ugl Torino, Silvia Marchetti (confermata per acclamazione): "Gli ultimi cinque anni sono stati molto intensi, ma anche positivi con una crescita di iscritti e di rappresentanti - dice -. Anche se è stato un periodo segnato dalla scomparsa di Armando Murella. Dobbiamo diventare sempre più uno strumento efficace per chi ha perso il lavoro, per chi lo cerca e per i giovani che vogliono entrare nel mercato dell'impiego".

"Piemonte bene, ma attenti a Francia e Germania in difficoltà"

Tra gli ospiti del congresso, il segretario generale Ugl, Paolo Capone: "Complessivamenre il Piemonte ha dato segnali di tenuta, tra crescita del Pil e occupazione - spiega -. Preoccupano piuttosto i futuri scenari legati all'automotive, ma anche le crisi di Francia e Germania. Soprattutto con i tedeschi, il nostro territorio vanta un forte legame in termini di componentistica e gli effetti potrebbero essere negativi".

E gli scenari locali si intrecciano con quelli nazionali: "Bisogna intercettare e consolidare questo momento di crescita e il Governo per ora, per esempio con il taglio del cuneo fiscale, ha fatto una prima mossa soprattutto per sostenere quelle fasce di lavoratori che, pur avendo uno stipendio, sono a rischio povertà". "Aspettiamo poi effetti positivi del Pnrr - aggiunge -, non solo sulla Tav. Mentre per il ricambio generazionale di una classe lavorativa dall'età media sempre più alta, una misura come Quota 100 lavorava in questo senso, ma la pandemia ha condizionato gli effetti della legge. Ci stiamo ancora lavorando con il Governo, per uscire dal mondo del lavoro prima del termine fissato della legge Fornero. Servono però le risorse".

La presenza in sala della Cisl

Tra i presenti in sala, non è sfuggita la presenza della Cisl, con Domenico Lo Bianco segretario generale per Torino e Canavese: sindacato che, della storica triade confederale, è forse quella che a livello nazionale in questi mesi ha via via assunto una posizione meno critica e di maggiore apertura verso l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Presto per dire se si tratti di una sorta di rimescolamento delle forze in campo, ma di sicuro testimonia un dialogo che altrove, per ora, non trova la stessa apertura.

Per sostenere dinamismo, innovazione e crescita è necessario che tra imprese e lavoratori ci sia una visione condivisa: è imprescindibile quindi superare atavici dualismi e acquisire la consapevolezza che si è parte integrante di un unico grande motore che spinge compatto la crescita dell’economia del Piemonte e quindi della Nazione, accelera la competitività nei mercati nazionali e internazionali e fa grande il Made in Italy nel Mondo: lavoratori e imprese devono sentirsi protagonisti allo stesso modo dello sviluppo perché gli uni non potrebbero esistere senza le altre. Credo, inoltre, che l’investimento più efficace per abbattere il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e il fenomeno dei neet in Piemonte  siano orientamento, formazione altamente qualificante e Academy cucite addosso alle filiere produttive e alle reali esigenze delle imprese che hanno bisogno di nuove competenze per accrescere la propria capacità competitiva. Un sistema mirato, snello e pratico per dare risposte concrete alle attività produttive e ai lavoratori e che oggi comincia a dare i suoi frutti. Le prime due Academy sono partite restituendo a circa tre mesi dall’avvio i primi 40 contratti di lavoro stabili ed entro gennaio 2024 saranno operative le 11 Academy di filiera al completo", ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino.

 

Massimiliano Sciullo

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