Politica - 20 giugno 2023, 13:50

Mezzi Gtt a Torino, il Consiglio regionale si discute della frequenza dei passaggi

Un'interrogazione sul tema presentata da Silvio Magliano dei Moderati

"Dalle indagini di Moovit, la prima per App mondiale la mobilità urbana, emerge che gli utenti torinesi del trasporto pubblico ritengono inadeguata la frequenza dei passaggi dei mezzi”: lo ha affermato Silvio Magliano (Moderati) introducendo una delle sue interrogazioni odierne. Ecco perché il consigliere ha chiesto, tra l’altro, i risultati delle “efficienze” ottenute da Gtt con il nuovo piano trasporti.

"Numero di autisti a disposizione di GTT non adeguato alle esigenze, retribuzioni che da anni attendono un adeguamento, turni e straordinari al momento molto penalizzanti per il personale, difficoltà nell'assegnazione di nuove mansioni agli autisti non più idonei alla guida dei mezzi con conseguente rischio di licenziamento, il fenomeno sempre più frequente delle aggressioni: sono queste alcune delle criticità da me portate all'attenzione della Giunta con un'interpellanza appena discussa. Dalla capacità di risolvere queste urgenze dipendono sia le condizioni di lavoro dei dipendenti sia la qualità del servizio erogato al pubblico", ha sottolineato Magliano. "In particolare, chiediamo investimenti sul personale - attualmente insufficiente per numero - per garantire stipendi adeguati e la possibilità di coprire senza difficoltà tutte le corse, nonché una revisione dell'attuale politica delle esternalizzazioni, alla quale si ricorre spesso e che rende impossibile ricollocare su altre mansioni, come per esempio il controllo a bordo dei biglietti, gli autisti non più idonei alla guida dei mezzi. Le attuali retribuzioni appaiono inadeguate soprattutto alla luce del tipo di impegno e della responsabilità che gravano su chi è alla guida di un mezzo pubblico: diventa difficile, a queste condizioni, pensare di poter allargare gli organici. In generale, occorre garantire ai professionisti di GTT condizioni di lavoro migliori".

L’assessore Marco Gabusi ha risposto che i dati riportati da Gtt parlano comunque di una ripresa del trasporto pubblico locale torinese: secondo tali cifre nel 2023 vi è una crescita dei passeggeri del 29% rispetto al 2021/2022 con una crescita dei titoli di viaggio del 21,5%. Gli indicatori di puntualità risultano essere assolutamente soddisfacenti, soprattutto per i servizi ad alta frequenza. Gli indicatori di riempimento dei veicoli sono invece meno soddisfacenti con molti veicoli che viaggiano al di sotto della capienza del 50%. Un dato che indicherebbe una bassa attrattiva del servizio.

Il piano per la riduzione dei tempi di percorrenza prevede 700 milioni di euro di lavori, il prolungamento della metropolitana con altre 4 stazioni, due linee tranviarie e 30 chilometri in più di binari, 437 nuovi bus ecologici e 70 nuovi tram con un investimento di 380 milioni. Queste iniziative dovrebbero garantire un sensibile aumento di passeggeri e di conseguenza di produttività del personale viaggiante.

Attualmente l’80% delle linee monitorate dalla Regione Piemonte ha capolinea periferici e il ritardo superiore ai 15 minuti è stato registrato nell’1,2% dei casi mentre, nel 30% dei casi, è stato registrato un intervallo nei passaggi inferiore a 5 minuti.

Risultano anche in corso l’attivazione delle procedure, in collaborazione con le associazioni di consumatori, per controllare la bontà del servizio.

Magliano ha replicato che rispetto a questo quadro di efficienza, “abbiamo sensibilità e segnalazioni diverse. Bene ragionare di prolungamento della metropolitana ma occorre garantire il servizio in quelle aree periferiche che a nostro giudizio necessitano di maggiore attenzione”.

Nel corso del sindacato ispettivo, Gabusi poi ha  risposto ad altre tre interpellanze poste da Magliano in materia di trasporto pubblico locale nell’area del capoluogo che hanno evidenziato diverse problematiche del servizio offerto dal Gruppo torinese trasporti. I quesiti comprendevano la ripresa del settore dopo gli effetti negativi della Pandemia, le politiche aziendali rispetto al personale, le modifiche alle linee in servizio che penalizzerebbero le zone periferiche e, in particolare, gli utenti della Circoscrizione 6 e del Comune di San Mauro. Un'altra interpellanza di Magliano chiedeva anche della mancata concessione di finanziamenti e contributi per le opere nella Città di Torino relative alla navigazione sul Po. Fornita anche risposta all’interrogazione di Domenico Rossi e Daniele Valle (Pd)  “Chiarimenti esercizio ponte ferroviario Torrente Terdoppio”.

comunicato stampa