Lavazza festeggia i 5 anni della Nuvola con una mostra dell'artista italo-egiziano Omar Hassan. L'azienda celebra la ricorrenza snocciolando anche i numeri di questo primo lustro di vita della sua sede direzionale di via Bologna, con 250mila visitatori al Museo più altri 150mila partecipanti agli eventi organizzati alla Centrale.
"Aiutato a rinascere un intero quartiere"
Un ruolo centrale, come sempre, è quello giocato dalla famiglia, che sottolinea con una certa dose di orgoglio l'impegno profuso ad Aurora: "Si tratta - dichiara il vice presidente Marco Lavazza - di un quartiere difficile che abbiamo contribuito a rinascere e crescere, in un posto prima abbandonato abbiamo creato un hub inclusivo e aperto alla città e alla condivisione di idee. Quando si lavora bene e si cerca di portare idee felici il tempo vola, è pazzesco".
Rafforzato il connubio tra la Nuvola e l'arte
Uno dei punti di forza di questi 5 anni è rappresentato dall'arte, rafforzato con la mostra di Omar Hassan, autore di un'opera speciale dedicata ad Aurora: si tratta di una mappa di Torino realizzata con migliaia di tappi, con il quartiere di riferimento evidenziato in blu: "La prima cosa che mi ha colpito del quartiere - commenta - è la sua centralità, nonostante sia considerata periferia. Vista la mia provenienza da un quartiere popolare di Milano e da una doppia cultura conosco benissimo tutte le dinamiche: per questo ho voluto esprimere un insieme armonioso che valorizzasse il singolo e trasmettesse un messaggio di tolleranza, facendo capire che si tratta di una zona centrale".
Il grazie della città di Torino
Anche la città di Torino, infine, esprime la propria gratitudine alla Lavazza, ribadendo l'idea di sviluppo di città votata alla crescita: "Al momento - ha sottolineato la presidente della Commissione Cultura Lorenza Patriarca - stiamo perdendo 500 residenti al mese: con il nuovo piano regolatore in partnership con fondazione Bloomberg vogliamo pensare a una città da un milione di abitanti che vuole ripartire puntando su lavoro, scuola e cultura; le parole d'ordine saranno integrazione con il privato e flessibilità".