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Attualità | 18 maggio 2023, 14:44

Torna a risuonare il Sangon blues: al via il progetto di riqualificazione delle rive che amava anche Gipo

Riunione delle commissioni 2 e 6 della Circoscrizione 2 per interventi che rilancino lo "stato di salute" del torrente diventato anche protagonista di canzoni torinesi immortali. Cantieri entro la fine del 2023, la spesa può arrivare a 800mila euro

Progetto riqualificazione del Sangone

Progetti in corso per la riqualificazione delle sponde del Sangone

Riqualificare le sponte del torrente Sangone. Un tema che in questi giorni assume ancora maggiore importanza, in giorni di drammi e tragedie come quelle che si stanno consumando in Emilia Romagna. Ma che ieri ha compiuto un nuovo passo avanti: si sono infatti riunite per studiare progetti e prospettive le commissioni 2 e 6 della Circoscrizione 2.

Un fiume che da sempre accompagna la storia di Torino e dei torinesi, di cui in passato era anche la "spiaggia" urbana, in tempi in cui le vacanze al mare non erano accessibili a tutti. E che fu immortalato anche nella canzone di Gipo Farassino, Sangon Blues: un affresco di tutti i personaggi che popolavano le sue rive, durante la bella stagione e il tempo libero.

Sponde che ora vogliono tornare a brillare di luce propria. "E' un progetto i cui lavori dovevano già partire tempo fa, ma poi l'arrivo del Pnrr con impegni e progetti internazionali è stato necessario attendere. Ma abbiamo definito che entro la fine dell'anno gli interventi partiranno. L'impegno va da 600 a 800mila euro con fondi che arrivano dalle compensazioni per il termovalorizzatore e che devono essere impiegate per interventi a scopo ambientale", spiegano Alessandro Nucera e Sara Russo, coordinatori, rispettivamente della Commissione 2 e Commissione 6 della Circoscrizione.

Pulizia delle sponde, realizzazione della pista ciclabile, ma anche una soluzione contro quegli orti e quelle strutture abusive che si sono create nel frattempo. Da corso Unione Sovietica fino agli orti urbani all'altezza del Mausoleo della Bela Rosina. "Vogliamo restituire il fiume ai cittadini, proprio come accadeva in passato".

Massimiliano Sciullo

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