Politica - 15 maggio 2023, 20:18

Crocifisso in Sala Rossa, il Comune rinvia l'incontro con la Curia: Viale proclama lo sciopero della fame

Il capogruppo di Per Torino: "Politicamente ed eticamente lo ritengo atto di sudditanza"

Crocifisso Sala Rossa, il Comune rinvia l'incontro con la Curia: Viale proclama lo sciopero della fame

Il capogruppo di Per Torino Silvio Viale ha proclamato lo sciopero della fame, a partire dalla mezzanotte di oggi. La motivazione? La decisione di annullare l'incontro con il delegato della Curia di Torino sulla questione del crocifisso in Sala Rossa. Il consigliere di maggioranza ha presentato una proposta di delibera che chiede di modificare il regolamento n.286, aggiungendo che "nelle sale ove si riuniscono il Consiglio e le Commissioni consiliari non possono essere esposti simboli religiosi, se non condivisi da tutti i componenti dell'assemblea".

"Non risulta rifiuto della Curia"

Dopo l'audizione la scorsa settimana dell'avvocato e partigiano Bruno Segre, martedì la conferenza dei capigruppo avrebbe dovuto ascolatare sul tema don Ermis Segatti, delegato del vescovo Roberto Repole. "Non risulta - spiega Viale in un post su Facebook - che ci sia stato un rifiuto da parte della Curia, per cui come consigliere comunale sento il dovere scusarmi per questa sconvocazione" .  

"Laica riflessione sui simboli religiosi" 

"Politicamente ed eticamente - aggiunge - lo ritengo un atto di sudditanza, non richiesta, da parte della presidenza e dei consiglieri comunali, che hanno sollecitato la revoca".

"La questione è rinviata a venerdì e, come segno di dialogo, dalla mezzanotte sarò in sciopero della fame, con un invito ad una laica riflessione sul significato della presenza di simboli religiosi nella Sala del Consiglio Comunale" conclude Viale, spiegando poi come le commissioni con Segre e il delegato della Curia siano già state posticipate a maggio.

Ricca (Lega): "Comportamento poco serio"

Mi chiedo se togliere il crocefisso, simbolo di pace e fratellanza, dalla Sala Rossa sia così prioritario da spingere addirittura a uno sciopero della fame. Non ci sono motivi più alti per arrivare a proteste tante forti?", si domanda Fabrizio Ricca (Lega). "Temo che per il consigliere Viale la protesta sia spesso una semplice scusa per far parlare di lui. Un comportamento poco serio nei confronti dei torinesi”.