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Attualità | 12 maggio 2023, 13:23

Zan contro Meloni: "Discrimina le famiglie". E Zagrebelsky invita i sindaci alla disobbedienza civile: "Trascrivete i figli di coppie gay" [VIDEO]

A replicare il primo cittadino di Milano, Sala: "Non è una buona idea trasgredire la legge"

Zan contro Meloni: "Discrimina le famiglie". E Zagrebelsky invita i sindaci alla disobbedienza civile: "Trascrivete i figli di coppie gay" [VIDEO]

"Parlano di famiglia, ma poi discriminano le famiglie". È netto il parlamentare del Pd Alessandro Zan, firmatario del ddl che porta il suo nome contro l'omotransfobia, oggi al teatro Carignano per la "Città dei Diritti". La sua proposta venne bocciata dallo scorso Parlamento, ma l'ingresso di Zan nella segreteria dem di Elly Schlein fa chiaramente capire come il nuovo Partito Democratico punti in maniera forte sui diritti. 

 

Zan: "Meloni discrimina le famiglie" 

"Giorgia Meloni - ha spiegato Zan - mostra di essere in piena contraddizione: sostiene la natalità, poi quando ci sono famiglie in carne ed ossa con dei bambini e delle storie le discrimina mandando i prefetti contro i sindaci". "Gli amministratori - ha aggiunto - non guardano il colore politico, anche se ciascuno viene da un partito: guardano gli interessi dei cittadini e delle cittadine tant’è che ci sono anche dei sindaci di destra che continuano a trascrivere i figli delle famiglie arcobaleno". "Il sindaco, che è il politico di prossimità, non vuole e non può girare la testa dall’altra parte di fronte a dei diritti negati nei confronti dei bambini. Questo lo trovo davvero un segnale, dove le istituzioni a partire dal basso reagiscono contro la furia ideologica di questo Governo" ha concluso. 

 

Zagrebelsky: " Sindaci pratichino disobbedienza civile" 

E dal presidente emerito della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky è arrivato l'invito ai sindaci a praticare la "disobeddienza civile" sulle trascrizioni anagrafiche.  un diritto - ha spiegato - che è previsto dalla Costituzione. I primi cittadini non sono burocrati, ma rappresentanti di una comunità: sentano quindi il bisogno di rappresentare le istanze dal basso". "Già da oggi - ha aggiunto Zagrebelsky - i sindaci provino a registrare: se il provvedimento verrà impugnato, si andrà alla Corte Costituzionale. Questi dissidenti non sono dei fuorilegge, ma dei "dentro alla Costituzione". Sono eroi della Costituzione, come lo furono gli obiettori di coscienza". 

Sala: "Non è buona idea trasgredire legge" 

A replicare al Costituzionalista il sindaco di Milano Beppe Sala. "Io non voglio dare - ha spiegato il primo cittadino del capoluogo lombardo - illusioni ad una coppia. La Corte Costituzionale purtroppo si è già espressa: non mettiamola sul tema della mancanza di coraggio, perché il sindaco ne risponde personalmente. Non è una buona idea trasgredire la legge". A prendere la parola poi il sindaco di Bari e presidente dell'Anci Antonio Decaro: "Abbiamo fatto per anni disobeddienza civile, tenendo al primo posto il diritto dei bambini: ora la battaglia dei diritti civili non è più rinviabile".

"C'è un chiaro pregiudizio - ha proseguito - verso l'omosessualità: l'80% delle maternità surrogate è di coppie eterosessuali e nessuno gli chiede come è nato il bambino".

"Ci sono diritti per tutti i bambini - ha aggiunto il primo cittadino di Roma Roberto Gualtieri - e doveri per tutti i genitori: discriminare i figli su base dell'orientamento sessuale del papà e mamma è incostituzionale". "Noi sindaci non arretreremo di un metro ed è necessario che il Parlamento agisca" ha concluso il sindaco di Firenze Dario Nardella. 

Ho risposto volentieri all’invito del sindaco Lo Russo, perché anche a Cuneo c’è bisogno di trascrivere all’anagrafe figli e figlie di coppie dello stesso sesso. Dagli interventi e negli scambi tra primi cittadini, è emersa una forte ed unanime richiesta al Parlamento di legiferare per superare le attuali difficoltà e vuoti normativi", ha detto la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero. "La preoccupazione prima è quella di garantire pari dignità e di tutelare i diritti di tutte le bambine e i bambini. Nel contempo è necessario difendere e sostenere tutti i genitori nell’impegno di cura e crescita dei figli. È un passo normativo non più rimandabile, che sarà anche un aiuto prezioso per contrastare le discriminazioni verso le persone Lgbtiq+”.

I commenti

L’iniziativa di oggi a Torino segna una tappa importante di protagonismo dei sindaci sul tema delle coppie omogenitoriali. Partendo dall’interesse preminente del minore è del tutto evidente che non ci possa essere una disparità di diritti tra bambini. La destra, che sta affrontando ideologicamente la vicenda, deve capire che non è con la discriminazione che si può andare avanti, scaricando la responsabilità esclusivamente sui sindaci. Per questo motivo stiamo lavorando a una proposta di legge che rappresenti una soluzione e che non crei disparità di diritti”. Così la vicepresidente del Senato ed esponente dem Anna Rossomando, presente oggi a Torino.

Igor Boni, Presidente di Radicali Italiani, dichiara: "L'iniziativa di oggi è meritevole e lodevole e la apprezziamo. Ma serve più coraggio: se vogliamo raggiungere l'obiettivo di abbattere il muro del conservatorismo la strada è la disobbedienza civile. Noi umilmente lo diciamo e scriviamo e proponiamo da tempo, da quando è arrivato a Torino lo stop del Prefetto. Oggi meglio e più autorevolmente di noi ce lo indica Gustavo Zagrebelsky, che testualmente parla della disobbedienza civile come strumento per arrivare alla Corte Costituzionale e ottenere un pronunciamento che modifichi un orientamento del Governo letteralmente incivile e irrispettoso dei diritti di genitori e bambini".

Cinzia Gatti

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