Attualità - 11 maggio 2023, 17:02

Idoneità abitativa, a Torino una norma che penalizza gli stranieri: "Difficile ottenere il permesso di soggiorno"

Gli uffici comunali non riescono a evadere le pratiche, che vengono gestite dai geometri. Ma ognuno applica le tariffe che vuole. Il risultato? Invece che favorire la regolarizzazione, la norma complica tutto

Quanto è difficile essere oggi un cittadino straniero a Torino e cercare di ottenere un permesso di soggiorno? Parecchio, soprattutto considerato che per ottenere un documento indispensabile per essere regolari sul territorio nazionale, è necessario avere un certificato di idoneità abitativa.

Cos'è l'idoneità abitativa

L'attestato di idoneità alloggiativa è una norma nazionale che definisce l'abitabilità dell'alloggio secondo i parametri definiti dal Comune di Torino in attuazione delle norme di legge in materia di immigrazione e soggiorno dei cittadini stranieri. Eppure ottenerlo a Torino non è sempre facile o, meglio, non è di certo economico.

La denuncia dei sindacati

A denunciarlo i referenti torinesi dei dipartimenti di immigrazione di Cgil, Cisl e Uil: "In passato veniva rilasciato dall' ufficio tecnico del Comune. Poi l'aumento delle domande ha obbligato il Comune di Torino, che non riusciva più a evadere le richieste, a stipulare una convenzione con i geometri perché fossero loro a farsi carico di queste pratiche".

Il problema è che la convenzione è ormai scaduta e ogni studio applica la tariffa che vuole. Il cittadino straniero si ritrova quindi a dover pagare 300 euro, 400 euro, 500 euro, a seconda del geometra. La richiesta è quindi di stipulare nuovamente una convenzione che fissi dei prezzi equi e uguali per tutti o di affrontare nuovamente le operazioni tramite gli uffici interni, senza esternalizzare il servzio.

C'è poi il problema degli studenti che, vivendo spesso insieme al fine di mitigare le spese, non ottengono l'idoneità e non possono quindi convertire il loro permesso di soggiorno di studio in quello a lungo periodo, motivato da esigenze lavorative.

Le richieste al Comune di Torino

E con le difficoltà legate alla ricerca di una casa, di fatto, la norma invece che agevolare la regolarizzazione dei cittadini stranieri finisce per complicarla: "Il Comune di Torino interceda con Anci per rivedere questa pratica" è la richiesta dei sindacati.

Una posizione sostenuta da Pd e Sinistra Ecologista. L'auspicio di Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) è che la Città assuma un ruolo guida, al fine di cambiare la norma. L'idoneità abitativa è considerata invece da Pierino Crema (Pd) una norma discriminatoria. "Non capiamo la ratio, perché impedisce un percorso di regolarizzazione. Cosa che dovrebbe essere invece di interesse comune" è la posizione di Nadia Conticelli (Pd).