Attualità - 04 maggio 2023, 16:27

Nasce il parco Valentino Mazzola: il giardino di Piazza Galimberti intitolato al capitano del Grande Torino [FOTO e VIDEO]

Nel 74esimo anniversario della tragedia di Superga, scoperta la targa che guarda in direzione del Filadelfia. Lo Russo: "Mazzola simbolo di rinascita di una città"

Inaugurati i giardini Valentino Mazzola per ricordare lo storico capitano del Grande Torino

A pochi passi dal Vecchio Filadelfia e dallo stadio Olimpico Grande Torino, da oggi sorge il parco Valentino Mazzola. Il giardino all'interno di piazza Galimberti, infatti, è stato intitolato al capitano degli Invincibili nell'anniversario della tragedia di Superga, dove lui e il resto della squadra persero la vita il 4 maggio di 74 anni fa. Tra i presenti, anche Stella Mazzola, nipote del Capitano. E don Riccardo Robella, cappellano del Toro, che ha benedetto il cippo.

La targa "guarda" verso il Vecchio Fila

La targa è rivolta proprio verso lo stadio Filadelfia, ai tempi campo di gioco della squadra granata. Vicino alla fontana di pietra che segna il centro della piazza, guarda attraverso via Taggia verso il campo dove oggi si allenano i ragazzi agli ordini di mister Juric. "Il cippo che oggi scopriamo - ha raccontato la presidente del Consiglio comunale e della commissione toponomastica, Maria Grazia Grippo - è stato progettato per volgere per sempre lo sguardo verso lo stadio che ha dato il nome al quartiere. Siamo finalmente riusciti a dare il nome di un pezzo di città al capitano degli Invincibili, Valentino Mazzola. Celebriamo oggi non solo le sue qualità tecniche, ma anche quelle umane".

Mazzola e il Torino come segno di rinascita

"Valentino Mazzola rappresentava una squadra che giocava durante la guerra, sotto le bombe - ha dichiarato il sindaco Stefano Lo Russo - Mazzola e la squadra hanno rappresentato un modello di rinascita per questa città, questo è il messaggio che ha lasciato il Grande Torino. Ricordiamo oggi Mazzola non solo perché è stato un grande calciatore, non solo perché è stato il capitano del Grande Torino, ma perché è il simbolo di rinascita di una città, di una Nazione e quello che di più nobile uno sport può dimostrare".

Applausi per Cairo (e dialogo con Lo Russo)

Accolto dagli applausi anche il presidente del Torino, Urbano Cairo, che ha voluto ricordare le gesta del Grande Torino, entrate nella leggenda, "favole che anche io ascoltavo da bambino prima di dormire". Dai tre goli in tre minuti di capitan Valentino al suo gesto di eroismo per mettere in salvo un bambino caduto nel fiume e poi futuro calciatore anche lui. 
Ma con il patron granata e il sindaco a pochi passi da lui, la giornata di oggi è stata anche l'occasione per rispolverare il tema dello stadio. Anzi: degli stadi. "Se ne avremo la possibilità, cercheremo di fare qualcosa di buono - ha detto Cairo -: ci sono dei discorsi aperti". Il tempo, tuttavia, non è molto: attualmente il Toro sta utilizzando l'impianto (che è di proprietà del Comune) tramite una concessione dalla durata di 10 anni e la cui scadenza è fissata a giugno 2025. Tra due campionati.
Un discorso che viene ripreso anche dal sindaco Lo Russo: "Consolidare la presenza del Torino all'interno della città è una delle nostre priorità e un traguardo del nostro mandato. Sia per quanto riguarda l'attività al Fila che per quanto riguarda lo stadio Grande Torino, sia per quanto riguarda il Robaldo. Il discorso è aperto: stiamo guardando le possibilità reali per sviluppare una progettualità che possa dare una realtà fisica al Torino. E' un progetto complicato, alla luce di ipoteche e vicissitudini travagliate, ma lavorando con il rispetto dei ruoli e con lo spirito giusto credo si possa arrivare a una presenza stabile del Toro".