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Moncalieri | 29 aprile 2023, 10:58

Moncalieri, dopo due anni si chiude l'era del Palavaccini

Il 30 aprile ultimo giorno di attività della struttura, che da maggio tornerà ad essere solo il Palaexpo per eventi e manifestazioni

palavaccini di moncalieri

Moncalieri, dopo due anni si chiude l'era del Palavaccini

Il progetto era quello di creare il Palaexpo per ospitare eventi, manifestazioni e concerti, ma l'emergenza Covid aveva costretto a cambiare in corsa, due anni fa. E così adesso che a Moncalieri si chiude il Palavaccini, l'ex Foro Boario torna ad essere solo un luogo di aggregazione e di divertimento, dopo essere stato a lungo l'hub vaccinale di riferimento per la cintura sud di Torino.

Da Palavaccini unicamente a Palaexpo

Il 30 aprile la struttura conclude la sua destinazione a servizio della popolazione per combattere la pandemia ed è un ulteriore conferma che adesso, dopo oltre tre anni, il Covid non fa più paura. D'altra parte, ormai da mesi questo servizio era ormai poco utilizzato, da qui la decisione di restituire questa struttura unicamente agli eventi, che con l'avvicinarsi dell'estate torneranno ad allietare le giornate (e le serate) dei moncalieresi. E, pensando a settembre, alla nuova edizione di Ritmika.

L'inaugurazione nell'aprile del 2021

Era il 17 aprile 2021 quando il vecchio mercato del bestiame appena trasformato in Palaexpo venne destinato ad hub vaccinale, in tutto dieci postazioni che nel massimo sforzo di contrasto al Covid hanno visto passare un migliaio di persone al giorno. Il centro anti Covid era stato il secondo ad entrare in funzione, due mesi prima, il 21 febbraio, i primi over 80 erano stati invece vaccinati in strada Vignotto, che ad oggi resta l’unico punto vaccinale della città.

240 mila dosi per oltre 120 mila vaccinazioni

Si conclude così la parentesi che ha visto l’ex Foro Boario protagonista della più grande immunizzazione di massa mai fatta nel corso dei secoli. Ed i numeri lo dimostrano: in due anni sono state somministrate circa 240 mila dosi coinvolgendo complessivamente 123 mila persone.

E il pensiero, inevitabilmente, va a coloro che non ce l'hanno fatta, soprattutto i tanti periti durante la prima ondata, quando non c'era ancora l'antidoto del vaccino per combattere la battaglia contro il Covid.

Massimo De Marzi

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