Economia e lavoro - 22 aprile 2023, 08:00

Uno sportello per le informazioni e una corsia per le pmi: inizia la "Fase 2" della culla del 4.0 a Mirafiori

Presentato il Piano per il triennio 2023-2025 del Cim 4.0. Pisino: "Vogliamo garantire un’offerta di servizi di qualità, personalizzabile e funzionale per le aziende che vogliono innovare"

Il Cim 4.0 ha presentato il suo nuovo piano industriale all'Unione Industriali di Torino

È partita ufficialmente la fase 2 del Competence Industry Manufacturing 4.0 (CIM4.0): il centro che sta nascendo nell'area di Mirafiori (tra Politecnico e Tne, proprio di fronte a Mirafiori) e che opera per avvicinare le aziende al mondo dell'innovazione e dell'automazione.

I numeri del 2022 (e la crescita del 30%)

Archiviato il bilancio d’esercizio 2022, che ha visto più che triplicato il valore dei servizi alle imprese e incrementato del 30% il valore della produzione complessiva, ecco il piano strategico 2023-2025 finalizzato a intensificare il supporto alla transizione digitale e green delle pmi italiane. Un Piano di ulteriore crescita basato sulle competenze e sugli asset specifici del CIM4.0 che, grazie al continuo supporto dei soci fondatori e degli activity partners, finalizza nel migliore dei modi le nuove risorse economiche garantite dal MIMIT in coerenza con il recente decreto con cui si definisce il contributo alla Missione 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il CIM4.0 ha presentato una carta dei servizi ancora più ricca ed avvia nuovi bandi dedicati a tutte le imprese italiane – Grandi, PMI e Startup – impegnate con progetti d’innovazione e/o maturità tecnologica nella transizione digitale e green. In questo contesto il Competence Center potrà giocare la propria partita a supporto delle imprese anche riguardo la Missione 2 del PNRR, dedicata proprio alla transizione ecologica.

Si apre uno sportello per le imprese

La prima e forse più importante novità del piano 2023-2025 riguarda l’immediata apertura di uno sportello dedicato alle aziende che intendono avvicinarsi al 4.0 in base alla loro specificità di business attuale o futuro, al proprio settore o filiera produttiva e alla relativa dimensione o struttura organizzativa. Si tratta di un’operazione concreta che punta a ridurre sensibilmente i tempi di comprensione e analisi dei fabbisogni delle imprese, singole o in partnership, e di avvio delle proposte progettuali che fanno leva sui vantaggi offerti dalle tecnologie additive e digitali.

Contestualmente è stata presentata una Carta dei Servizi completa e a misura di PMI che consentirà alle piccole e medie imprese e alle startup di usufruire di una “corsia privilegiata”, anche dal punto di vista economico, aderendo ai servizi del centro di competenza con sede a Torino: upskilling e reskilling del capitale umano, supporto al trasferimento tecnologico, test before invest.

"Oggi i competence center sono i principali soggetti attuatori del MIMIT e direttamente coinvolti nel mettere a terra i piani definiti per la missione 4 del PNRR. Piani che dovranno rispondere in modo coerente ai reali  fabbisogni delle imprese accompagnandole verso un’innovazione a trazione digitale e green. Occorre pertanto garantire un’offerta di servizi di qualità, personalizzabile e funzionale ad accrescere il loro tasso tecnologico e al tempo stesso promuovere un sostegno tempestivo alla domanda che alleggerisca alle imprese, soprattutto PMI, il peso degli investimenti. Questa mattina abbiamo presentato la nostra visione e un Piano concreto di supporto alla transizione digitale e green con servizi mirati ad agevolare aziende innovative e a sviluppare un ecosistema nazionale del Made In Italy di eccellenza e sempre più votato all’innovazione sostenibile”, ha dichiarato Enrico Pisino, CEO di CIM4.0