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Cultura e spettacoli | 06 aprile 2023, 11:08

Il Polo del '900 “fa i conti” con il proprio futuro tra necessità di spazi, digitalizzazione e risorse

I rappresentanti degli enti partecipanti hanno esposto ai consiglieri comunali le problematiche che affliggono il centro. L'assessora Purchia rassicura: “Per la Città il Polo è una priorità”

Il Polo del '900 “fa i conti” con il proprio futuro tra necessità di spazi, digitalizzazione e risorse

A 7 anni dalla sua creazione, il Polo del '900 inizia a interrogarsi sul proprio futuro insieme alla Città di Torino: uno dei primi passi è stato quello di organizzare una Commissione del Consiglio Comunale nella sede di via del Carmine 14. La seduta, andata in scena questa mattina, ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di rappresentanti dei 24 enti partecipanti.

Le problematiche secondo gli enti partecipanti

Durante la riunione sono state esposte alcune delle principali problematiche che affliggono il centro: tra queste, vanno segnalate la necessità di trovare ulteriori spazi per gestire al meglio gli archivi, di avere una maggior digitalizzazione con l'obiettivo di rendere maggiormente fruibili alla cittadinanza i materiali per la consultazione, di garantire una maggiore visibilità, di valorizzare il rapporto con i nuovi centri culturali, di migliorare il rapporto tra enti fondatori ed enti partecipanti e, dulcis in fundo, di capire come ottenere maggiori risorse anche attraverso il lavoro per ampliamento di grandezza e di orari. Il tutto anche alla luce di alcuni dati (snocciolati dal presidente della Commissione Lavoro Pierino Crema, ndr) sull'aumento dei costi generali delle utenze, passati dai 39 milioni del 2021 ai 81 del 2022 e al preventivo di 78 per il 2023.

Le rassicurazioni della Città

A rassicurare tutti ci ha pensato l'assessora alla cultura Rosanna Purchia: “Il Polo del 900 – ha sottolineato – è una priorità della Giunta e del sindaco, per questo l'input è quello di darsi da fare per trovare le risorse necessarie a farlo crescere; tutto questo nonostante Torino sia la terza città più indebitata d'Italia. Per scelta politica, nel 2022 il bilancio della cultura è stato superiore a quello dell'anno precedente, con 20 milioni più 12 di risorse straordinarie, mentre per il 2023 siamo a buon punto”.

Purchia si è poi espressa anche sulle questioni degli spazi (una delle proposte è quella di sfruttare la riqualificazione della Manifattura Tabacchi, ndr) e della digitalizzazione: “Sul tavolo – ha proseguito – ci sono molte soluzioni, ma nessuna di immediata attuazione: l'idea è quella di valorizzare gli archivi e renderli partecipati per custodire al meglio la memoria, che resta uno degli obiettivi della cultura. Sulla digitalizzazione è fondamentale intercettare le risorse enormi messe a disposizione dello Stato”.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche la presidente della Commissione Cultura Lorenza Patriarca: “Dobbiamo superare - ha dichiarato – la mole di chiacchiere che viene dall'esterno per sottolineare la volontà di questa maggioranza di sostenere il Polo: non c'è nessuna intenzione di buttare a mare un'esperienza riconosciuta non solo a Torino; l'idea è quella di incontrarsi con questo spirito”.  

Marco Berton

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