Un trasloco problematico che, in assenza di un piano B, rischia di "desertificare" il centro. E' quello dei dipendenti della Regione Piemonte, che entro giugno abbandoneranno gli uffici sparsi per la città (quasi tutti in zone centrali) per trasferirsi al grattacielo in zona Lingotto.
Il trasloco, di fatto, svuoterà decine di uffici e palazzi, spostando migliaia di persone dal centro verso un altro quartiere. Cosa fare quindi degli uffici vuoti? Come evitare che il centro, già fiaccato dallo smartworkimg, possa perdere altri utenti? Alla domanda hanno provato a rispondere in coro sia il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. "Stiamo lavorando per garantire una destinazione a questi palazzi, non dimenticando che rendendoli luoghi vivi fai vivere il quartiere che c'è intorno", ha ammesso il Governatore.
E' sceso ancora di più nello specifico il sindaco di Torino: "Sul centro il ragionamento è aperto, ci sono una serie di spostamenti in corso". "Il palazzo di piazza Castello è uno dei due candidati a ospitare la sede dell'Autorità nel dossier presentato a Palazzo Chigi", ha ricordato Lo Russo.
La possibilità che il centro si desertifichi c'è, ma il Comune è al lavoro per garantire al quartiere delle alternative: "Gli interessamenti relativi all'occupazione degli spazi sono parecchi. Penso a Palazzo Cisterna, in cui abbiamo riaperto il giardino su via Carlo Alberto, è che è oggetto di un processo di riqualificazione e riempimento". "Stiamo monitorando cosa sta succedendo, l'idea è quella di portare nuove funzioni urbane dentro i centro della città: il centro è il cuore pulsante e vogliamo continuare a fare in modo che continui a essere tale", ha concluso Lo Russo.