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Attualità | 23 marzo 2023, 06:44

Manifattura Tabacchi, la rinascita passerà dal Pnrr: nel futuro residenze universitarie, ma anche servizi pubblici

L'assessore Mazzoleni: "“Adesso possiamo concretamente parlare di futuro dell'area perché si inserisce in un contesto urbano investito dal passaggio della metro, dalla sistemazione del Trincerone e della revisione del sistema fiume-parchi"

manifattura tabacchi - foto di archivio

Manifattura Tabacchi, nel futuro residenze universitarie ma anche servizi pubblici

Riqualificazione, naturalizzazione e integrazione nello spazio urbano: sono queste le tre parole d'ordine che interesseranno il futuro della Manifattura Tabacchi, lo storico complesso industriale di corso Regio Parco chiuso dal 1996 e attualmente in disuso dopo diversi tentativi di riutilizzo abbandonati per un motivo o un altro.

Il complesso, di proprietà dell'Agenzia del Demanio, è attualmente protagonista di un protocollo di intesa sottoscritto nel 2022 (e in attesa di trasformarsi in accordo di programma, ndr) dalla Città di Torino, dalla Regione Piemonte, dall'Università, dal Politecnico e dal Ministero della Cultura.

Un territorio in trasformazione

A illustrare lo stato dell'arte di un territorio in generale trasformazione è stato l'assessore all'urbanistica del Comune Paolo Mazzoleni nel corso di una Commissione sul tema andata in scena nel pomeriggio di ieri: “Adesso possiamo concretamente parlare di futuro della Manifattura Tabacchi perché si inserisce in un contesto urbano investito dal passaggio della metropolitana, dalla sistemazione del Trincerone e della revisione del sistema fiume-parchi".

"L'obiettivo - ha aggiunto Mazzoleni - è quello di recuperare le palazzine storiche e di naturalizzare le aree dove sorgono tutti gli edifici che si possono demolire, tra cui quelli ex Fimit di nostra proprietà: secondo le stime, la superficie coperta verrà ridotta da 26mila e 500 metri quadrati a 18mila e 700, con il sogno di unire i parchi”.

Linea metro 2: i primi lavori all'inizio del 2025

L’ex comprensorio industriale – composto in parte da edifici storici tutelati dalla Soprintendenza – diventerà un polo universitario con spazi didattici e residenza per studenti, nonché sede di archivi e di servizi pubblici. Verrà inoltre allestita quale spazio verde, aperto al pubblico, la zona alle spalle della ex Manifattura, che lambisce la sponda del fiume, collegando fisicamente il Parco della Confluenza con i Vivai Reali, che saranno riportati alle loro potenzialità. In tutto questo, sarà cruciale l’intreccio la realizzazione della linea 2 della metropolitana, per la quale è prevista una stazione a circa 500 metri dall’attuale Manifattura. A questo proposito, l’assessore ha ribadito che entro fine anno dovrà esserci l’appalto integrato, dopo di ché si avvierà la progettazione esecutiva: i primi lavori potrebbero anche avere inizio – si presume – tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025. 

 

Marco Berton

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