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Politica | 15 marzo 2023, 20:35

Ospedale alla Pellerina, è caos. Emergono criticità, il M5s attacca: “Lo studio è falsato”

Durissimo attacco di Russi al Comune. Lo studio presentato rivela: l’ospedale non si limiterà alla zona dei giostrai, ma toccherà il parco in un’area in parte considerata critica a livello idrogeologico. Mazzoleni: "Noi contrari, ci opporremo"

commissione ospedale pellerina

Ospedale Pellerina, emergono criticità, il M5s attacca: “Lo studio è falsato”

È caos attorno alla scelta di costruire il “nuovo” Maria Vittoria alla Pellerina. Una protesta fuori da Palazzo Civico, la Sala Carpanini mai così affollata ma anche urli e applausi rendono alla perfezione l’idea del clima che ha accompagnato la presentazione del progetto fatta dagli assessori Paolo Mazzoleni e Jacopo Rosatelli.

Russi attacca: “Studio falsato, perché il Comune ha indicato la Pellerina?”

L’accusa più pesante, nel criticare una scelta fortemente contestata dai cittadini, l’ha mossa Andrea Russi, capogruppo del M5s: “Quell’area non doveva essere messa a disposizione dalla Città, c’erano alternative”. Russi ha anche avanzato dubbi sullo studio che ha identificato nella Pellerina la soluzione migliore: “I punteggi sono stati falsati da valutazioni alte per alcuni parametri specifici e bassi per altro: lo studio è falsato”. Una dichiarazione a cui l'assessore Mazzoleni, difendendo la serietà dello studio, ha replicato bollandola come "insinuazione ingiustificabile".

I dubbi sollevati dallo studio

A sollevare i dubbi dei detrattori dell’ospedale alla Pellerina, le criticità emerse dallo studio commissionato dalla Città di Torino sul progetto dell'Asl. Sia per gli aspetti geologici e idraulici, che per la vicinanza con la centrale Iren e per i problemi legati all’inquinamento acustico. La relazione geologica e geotecnica ha infatti evidenziato come le “fasce di cuscinetto” dell’attuale progetto siano più del 50%, in contrasto con la legge regionale.

Allo stato attuale, l’attuale localizzazione non è compatibile: l’unica soluzione è prevedere e attuare una variante urbanistica per l’area Iren” si legge. Per la relazione, il terreno in cui si vorrebbe costruire l’ospedale sarebbe scadente fino 6/8 metri di profondità: bisognerà porre le fondamenta piuttosto sotto terra, non realizzare piani interrati e tenere conto di un’area parzialmente a rischio esondazione.

Come se non bastasse poi, il progetto prevede che l'ospedale si "allarghi" oltre l'area dei giostrai. Interessando quindi una porzione del parco. Un'ipotesi giudicata "irricevibile" da parte della Giunta comunale, che ha già affermato di essere intenzionata a non accettarla.

Mazzoleni e Rosatelli spiegano come si è arrivati alla Pellerina

La scelta della Pellerina è stata in qualche modo difesa, non senza qualche difficoltà, dall’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni: “La Regione ha identificato sette aree e l’Asl, a dicembre, ha evidenziato come la Pellerina fosse la più idonea”. Questo non significa che sia perfetta, anzi: lo studio presentato dal Comune descrive lo spazio scelto come “critico”. 

Abbiamo tramesso alla Regione le criticità rilevate: le compensazioni vanno inserite già nel progetto” ha affermato Mazzoleni.

Anche il collega Rosatelli ha provato a spiegare il quadro generale che vede la città bisognosa di un ospedale e la zona nord ovest priva di una location ideale: “L’ospedale si inserisce in un quadro critico. Abbiamo una ferita nella nostra città che brucia, è la mancata costruzione dell’ospedale in zona Sud. Questo pesa sulla qualità complessiva dell’offerta ospedaliera: gli attuali ospedali sono vetusti”. “La pandemia ha peggiorato la situazione ed è necessario dare una risposta, ma ci muoviamo in un quadro già compromesso”.

Unia contro la Giunta Lo Russo: “Si pensi a via Traves”

Questa giunta ha avuto poche idee e questa è certamente tra le peggiori. È completamente sbagliata” ha affermato l’ex assessore all’Ambiente Alberto Unia. Nella nuova veste di coordinatore provinciale del M5s, il pentastellato ha poi proseguito: “Abbiamo proposto come di sondare il sito di Traves, dove non vi sarebbe alcuna implicazione ambientale”. Infine Unia ha riservato un commento sibillino circa l’intesa tra Lo Russo e Cirio sulla collocazione dell’opera: “Non mi stupisce la sinergia sindaco e governatore: il primo cittadino con la destra è sempre andato d’accordo”.

Legambiente scettica sull’ospedale alle Pellerina

"Ferma restando la necessità di un ospedale, l'individuazione dell'area giostrai della Pellerina lascia spazio a dubbi sia tecnici che sul processo decisionale" è la posizione di Giorgio Pino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta. "Torino ha bisogno di un nuovo ospedale, questo è fuor di dubbio: è però necessario individuare una zona che garantisca pienamente la tutela del patrimonio ambientale, delle aree verdi e che abbia un impatto il più contenuto possibile” ha concluso il presidente. 

Il Comitato Pellerina promette battaglia: “Si bonifichi l’area Thyssen”

Pronto ad alzare le barricate contro la realizzazione dell’ospedale il Comitato Salviamo la Pellerina: “C’è bisogno di ospedali? Si, ma lo dicono proprio quelli che negli ultimi decenni hanno eliminato migliaia di posti letto chiudendo l'Astanteria Martini, il Valdese, il Maria Adelaide”.

L’area delle giostre - hanno proseguito - non sarà comunque sufficiente per le grandi dimensioni della nuova struttura ospedaliera, che andrà a distruggere una parte del Parco della Pellerina, un essenziale polmone verde della Città. Perché non avviare subito - in assoluta trasparenza - le procedure necessarie per la bonifica dell'intera area Thyssen (che la legge pone a carico della proprietà, ndr) e la sua restituzione alla Città, a parziale risarcimento dei danni ambientali e umani che la proprietà privata di quell'area ha provocato, avviando cosi il suo recupero - di valore anche simbolico - a Ospedale, finanziato dal Fondi per la sicurezza sul lavoro dell'INAIL i cui fondi ammontano a 40 miliardi di euro?“ è la proposta avanzata.

Fra i temi sollevati, invece, dalla capogruppo di Sinistra Ecologista, Alice Ravinale, quello relativo alla necessità che "la Regione garantisca la copertura finanziaria per la progettazione e l'attività del futuro ospedale". Chi è sembrato rassegnato ad accettare una scelta calata dall’alto è invece il presidente della Circoscrizione 4, Alberto Re: “Quindici giorni fa abbiamo preso atto del progetto. Siamo rammaricati per un percorso che poteva essere più ampio, che poteva coinvolgere i territorio ed essere più partecipato”.

Andrea Parisotto

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