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Sanità | 08 marzo 2023, 14:29

Lotta al glaucoma: in Piemonte ne soffrono quasi 90mila persone. Torino ospita tre giorni di confronti scientifici

La malattia, legata alla pressione dell'occhio, colpisce un italiano ogni 50, ma spesso chi ne soffre lo scopre troppo tardi. Appuntamento al Lingotto da giovedì 9 marzo

visita oculistica

Il glaucoma colpisce un italiano su 50 e spesso non dà sintomi

Quasi 500 tra medici, ricercatori e studiosi provenienti da decine di Paesi di tutto il mondo per una tre giorni internazionale di studio sul Glaucoma che si svolge a Torino.

Un evento è organizzato da AISG, Associazione Italiana di Studio sul Glaucoma, che è nata nel 1984 proprio nel capoluogo piemontese. Per la sesta edizione del Congresso Internazionale annuale, dopo aver fatto visita anche a Roma e Milano, è stato quindi deciso un ritorno all’origini, un ritorno alla casa base.  

Appuntamento al Lingotto dal pomeriggio di giovedì 9 marzo. Con dibattiti sulle più avanzate tecniche diagnostiche e di cura, approfondimenti, discussioni libere. E anche l’assegnazione del premio di Ricerca Omikron Italia 2023 “Marco Centofanti“ su neuroprotezione e glaucoma.

Tra l’altro in Piemonte si stimano quasi 90mila malati di glaucoma, di cui però la metà non sa di averlo. “Abbiamo scelto Torino – dice Stefano Miglior, presidente AISG – perché oltre ad un motivo affettivo, ed essere una grande città che guarda all’Europa, qui c’è una grande tradizione nella gestione del glaucoma. Torino rimane un punto di riferimento nella cura e nello studio di questa malattia”.

La malattia colpisce un italiano ogni 50. Al momento sono 1.200.000 quelli che ne soffrono. Con un particolare. La metà già si sta curando e l’altra metà non sa di averlo. Il glaucoma è una malattia asintomatica: il paziente non sa di esserne affetto. Il glaucoma si scopre spesso quando è già molto tardi. E, se non identificato per tempo, porta gradualmente alla marcata riduzione fino alla perdita, della funzione visiva. Le sue cause sono in parte conosciute. Dipende nella maggioranza dei casi sicuramente dalla pressione dell'occhio elevata. Ma questa non si riconosce se si fa fatica a salire le scale. Ma solo con un monitoraggio costante. E qui entra in ballo la prevenzione.

Massimiliano Sciullo

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