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Cultura e spettacoli | 28 febbraio 2023, 16:18

Alla Galleria Sabauda riunite dopo 400 anni due opere di Antiveduto Gramatica [VIDEO e FOTO]

Concerto a due figure si ricongiunge a Il suonatore di tiorba grazie all’acquisizione dei Musei Reali. Fino al 5 marzo saranno accostate nella sala dei Caravaggeschi

opere Antiveduto Gramatica

Alla Galleria Sabauda riunite dopo 400 anni due opere di Antiveduto Gramatica

La collezione della Galleria Sabauda ai Musei Reali si arricchisce di una nuova acquisizione.

“Il concerto a due figure” di Antiveduto Gramatica

Si tratta del frammento “Il concerto a due figure” di Antiveduto Gramatica che si riunisce dopo ben quattro secoli al Suonatore di Tiorba, componendo l’impianto figurativo del dipinto La musica. Quest’ultima è divenuta nota grazie a numerose copie successive ma venne divisa prendendo strade diverse.

Il Suonatore di Tiorba è entrato nell’Ottocento nelle collezione dei marchesi Tancredi e Giulia Falletti di Barolo ed e poi stato donato alla Galleria Sabauda nel 1864. Considerato un Caravaggio venne poi attribuito da Roberto Longhi nel 1928 a Antiveduto Gramatica.

Più confuso il percorso fatto dal Concerto a due figure. Tra passaggi privati se ne perdono le tracce fino al suo ritorno sul mercato nel 2022.

Opera di grande raffinatezza

Un’opera di grande raffinatezza con quei tratti, i chiaroscuri e le luci tipici dei Caravaggeschi. Ebbe molta fortuna grazie al tema della musica, molto apprezzato già all’inizio del Seicento nelle corti italiane. 

Nella figura del Suonatore di tiorba alcuni identificano il compositore di musica da camera Cesare Marotta, mentre la figura femminile presente nel Concerto a due figure potrebbe essere la moglie dello stesso Marotta, Ippolita Recupito, celebre interprete del canto monodico.

Prima metà del Settecento

Non si hanno dati precisi sulla datazione delle opere, ma sono indicativamente state realizzate nella prima metà del Seicento.   

Fino al 5 marzo i due capolavori sono eccezionalmente riuniti in una delle due sale dedicate ai caravvaggeschi, in seguito infatti saranno oggetto di indagini sulle opere. Saranno poi di nuovo esposte in una mostra ad hoc il 9 giugno al secondo piano della Galleria Sabauda. 

Per info: https://museireali.beniculturali.it

Chiara Gallo

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