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Economia e lavoro | 07 febbraio 2023, 15:23

La Rai "perde" il segnale a Torino, i sindacati ai parlamentari: "La sede sta scomparendo"

Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno incontrato Fornaro (PD) e Grimaldi (Alleanza Verdi e Sinistra): "Sono gli unici ad aver risposto ai nostri appelli"

La sede della Rai in via Verdi

Grandi incertezze sulla presenza della Rai in via Verdi e in via Cavalli

Due su 43. Non un gran numero: sono i parlamentari che hanno accettato di confrontarsi con i sindacati di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil sul futuro della sede Rai di Torino. 
Si tratta di Marco Grimaldi (Alleanza Verdi e Sinistra) e Federico Fornaro (Pd), che nelle scorso ore hanno incontrato i rappresentanti dei lavoratori, in un momento in cui anche le istituzioni locali faticano a farsi sentire dai vertici romani.

C'è grande timore, infatti, sul futuro della storica sede della Radio e televisione italiana. Alle richieste di certezze sono seguiti silenzi e segnali contraddittori, come produzioni che si sono progressivamente spostate verso altri lidi, soprattutto Milano. "I vertici Rai di Torino continuano a ignorare le Rsu e i rappresentanti di lavoratori e lavoratrici. Ad oggi non è conosciuto il piano industriale e veniamo ignorati da Novembre - dicono i sindacalisti -. Oggi abbiamo incontrato i parlamentari per far conoscere da vicino e far capire bene le vicende che

stanno interessando il Centro di Produzione Rai di Torino, ascoltando le preoccupanti riflessioni circa il futuro dei lavoratori del Centro stesso".

Nubi nere su via Verdi e via Cavalli

A quanto ribadito dai dipendenti Rai, si registra un "progressivo ridimensionamento della presenza Rai nei due insediamenti principali di via Verdi e via Cavalli. Specialmente il Centro di Produzione di via Verdi sta conoscendo un inequivocabile declino, che vede una secca perdita occupazionale in assenza di sostituzioni di personale andato in pensione insieme ad un restringimento delle attività, nonostante le eccellenze professionali presenti e un’ancora intatta capacità produttiva che renderebbero lo stabilimento di via Verdi un centro di eccellenza almeno pari ad altri insediamenti analoghi sul territorio italiano".

In dieci anni organico dimezzato

A preoccupare, in particolare, sono lo spostamento di trasmissioni originariamente assegnate a Torino verso altri Centri , con alti costi economici e organizzativi. Il Centro ha perso, nel giro di 10 anni, circa il 50% degli organici, attestandosi adesso intorno alle 300 unità e le prospettive sono ancora più drammatiche con il dimezzamento degli spazi di via Cavalli già messi in vendita dal piano industriale.


"Ai fini del rilancio della Rai a Torino, a cominciare dal suo Centro di Produzione che costituisce un patrimonio di tutta la città, avvieremo una campagna di informazione con il coinvolgimento di personalità del mondo della Ricerca, della Scienza e della Cultura", dicono ancora i sindacalisti. "Ringraziamo gli Onorevoli Federico Fornaro (PD) e Marco Grimaldi (Alleanza Verdi e Sinistra), gli unici due esponenti ad averci risposto dei 43 parlamentari piemontesi contattati".

Massimiliano Sciullo

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