"La decisione della Regione Piemonte di intervenire acquistando crediti di imposta dalle banche o dagli intermediari finanziari è una buona notizia. Finalmente qualcuno ha preso l’iniziativa per cercare di ovviare al caos generato dal meccanismo del Superbonus 110%, con le banche che non acquistano più crediti, imprese in difficoltà, cantieri fermi, ponteggi divenuti architetture urbane senza termine, cittadini preoccupati. Certamente le risorse stanziate, 50 milioni di euro, sono davvero poca cosa rispetto alla gravità della situazione, ma è pur sempre un segnale", sottolinea Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte.
"Un segnale che, invece, non pare giungere dal Governo Meloni. Il nuovo esecutivo, per ora, ha fatto poco o nulla. Si lasciano intervenire i tecnocrati, quando a prendere in mano la situazione con coraggio e buon senso dovrebbe essere la politica. Al Piemonte va riconosciuto il merito di provarci. Dopo anni di crisi, dopo il Covid, dopo l’aumento delle materie prime, ora il caos Superbonus costituisce un ulteriore colpo di grazia per le nostre imprese", ha concluso Felici.