Una nuova residenza universitaria a pochi passi dal Centro commerciale del Lingotto, nella storica fabbrica delle auto e con una vista aperta sulle montagne e sull'arco olimpico. Taglio del nastro per la Foresteria del Lingotto, che apre i battenti in via Nizza 230, al quarto piano.
L'intervento di recupero interessa una struttura nata per le Olimpiadi di Torino 2006 e poi utilizzata per vari eventi (ultimo Eurovision) e permette di offrire agli studenti altri 164 posti letto, che saranno occupati entro il mese di febbraio.
Gli studenti di Siria e Turchia
Un'apertura che arriva proprio in un momento in cui l'accoglienza è sotto i riflettori. "Sono quasi 700 i borsisti siriani e turchi presso di noi e nei loro confronti abbiamo rafforzato i servizi di residenza e ascolto", dice Alessandro Ciro Sciretti, presidente Edisu Piemonte.
"Questo è un luogo con una grande storia e ora offriamo uno standard superiore alla media delle residenze universitarie - prosegue Sciretti - e ci sono molti servizi aggiuntivi riservati ai ragazzi. Vogliamo confermare che il sistema Piemonte fa squadra per l'interesse pubblico, al di là delle appartenenze politiche".
Gestione per i prossimi 30 anni
Edisu Piemonte avrà la gestione della struttura per i prossimi 30 anni e grazie al bando ministeriale è stato possibile avere un cofinanziamento di oltre 6,5 milioni di euro. Aperto entro la fine di febbraio, bel corso dei 12 mesi successivi si procederà con ulteriori interventi per riqualificare le prestazioni energetiche dall'edificio (si punta a migliorare di due classi).
Aperta 24 ore su 24, la struttura ha servizi di reception, sale studio, cucine comuni, lavanderia, e sale TV. Le stanze vanno dalle singole alle matrimoniali, fino alle stanze multiple, in grado di ospitare fino a 3 persone. Con tanto di angolo cucina. A pochi passi ci sono alcuni spazi del Politecnico, ma con la metro il centro è a pochi minuti di viaggio.
"Questo luogo racconta la storia della nostra città e ha un significato importante - aggiunge la vicesindaca di Torino, Michela Favaro -. E da qui partono altri futuri progetti molto interessanti per la città e il territorio".
"È nostro dovere garantire diritto allo studio e la miglior qualità possibile - conclude l'assessore regionale, Elena Chiorino - contribuendo alla capacità attrattiva delle nostre istituzioni universitarie. Serve visione in questo senso, anche per quelle che saranno le spese di gestione in futuro".
Torino sempre più universitaria: "Puntiamo ad accogliere 150mila ragazzi"
"La prospettiva di Torino città universitaria, 20 anni fa, sembrava un concetto lontano. Ora il turismo è una realtà e lo studente universitario va trattato come un turista, che va integrato e usufruisce di servizi", dice Riccardo D'Elicio, presidente del Cus Torino e vicepresidente delle Universiadi 2025. "Da 14mila vogliamo portare a 30mila le presenze di ragazzi stranieri: una nuova accelerazione dopo quella delle universiadi precedenti. La nostra è una città che può vantare eccellenze negli atenei, ma anche nella residenziali e nell'offerta sportiva. In tutto, possiamo ambire a 150mila studenti universitari, complessivamente".
Prossima tappa Grugliasco (ma anche Novara e Mondovì)
I progetti però non finiscono qui e nuovi piani sono in attesa di approvazione (sempre tramite bando legato al Pnrr) a Grugliasco, Mondovì e Novara. "Siamo ottimisti che almeno una parte dei progetti possano essere finanziati - dice Sciretti -. Ma non possiamo escludere che, magari con l'aiuto dei privati, non si possano cogliere altre opportunità a livello cittadino".