L'incontro con l'azienda non ha portato a nessun tipo di accordo. Nel vertice di oggi tra sindacati ed Emmecitecnica di Leinì è stato infatti confermato il licenziamento della lavoratrice - delegata Uilm - che era rientrata dalla maternità.
La sigla dei metalmeccanici della Uil ha così proclamato 8 ore di sciopero e un presidio davanti alla fabbrica per venerdì per protestare contro la decisione - confermata appunto dai legali dell'azienda - di sopprimere la mansione cui la donna era addetta. Il presidio si svolgerà dalle 10 alle 12, davanti ai cancelli in via Ettore Bugatti 1.
I funzionari della Uilm di Torino hanno chiesto all’azienda di utilizzare gli strumenti a disposizione per gestire questo tipo di situazioni, compresi gli ammortizzatori sociali e una diversa distribuzione dell’orario di lavoro. L’azienda ha rigettato tali proposte e ha confermato il licenziamento. “Per noi si tratta di una decisione inaccettabile. Nonostante la nostra disponibilità al negoziato, l’atteggiamento dell’azienda è stato di chiusura su ogni fronte - dicono i funzionari Uilm Torino, Ciro Di Dato e Francesco Messano -. Ci vediamo dunque obbligati a dare mandato ai nostri legali per chiedere il reintegro immediato della lavoratrice. Non è tollerabile che nella nostra società, e quindi nel mondo del lavoro, la maternità rappresenti ancora un fattore di debolezza per le lavoratrici”.
Alla mobilitazione ha aderito anche il Coordinamento Pari Opportunità della Uil Piemonte.