/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 10 gennaio 2023, 19:42

Il caseificio Amodio lascia Borgo Filadelfia: il commercio locale perde un pezzo di storia (e di buona tavola)

Il noto negozio specializzato in prodotti del Sud Italia si trasferisce dopo l'episodio che l'ha visto vittima di un furto. Una situazione che si sarebbe ripetuta anche in altre attività commerciali della zona

spaccata al negozio prodotti calabri campani pugliesi

Una spaccata nella vetrina ha permesso ai ladri di agire indisturbati all'interno del negozio

Una decisione che era già nell'aria, ma che gli ultimi negativi eventi hanno accelerato, ma anche ammantato di un velo di amarezza. Il Caseificio Amodio di via Tunisi, in borgo Filadelfia, chiude i battenti e si prepara a spostarsi. Non si sa dove, per il momento, ma le sue tante vetrine che affacciavano davanti alla scuola Duca degli Abruzzi sono abbassate da giorni.

Una decisione annunciata anche sui canali social del negozio (che di recente era stato insignito anche del marchio "Eccellenze Italiane"), ma che nelle ultime settimane ha preso una piega particolarmente negativa. La testimonia una delle vetrine ancora visibili, spaccata con un corpo contundente che l'ha letteralmente distrutta. 

"Hanno preso un tombino, hanno forzato la serranda e ci hanno spaccato il vetro. Poi sono entrati e hanno portato via tutto quello che hanno potuto, indisturbati". Il racconto che fanno i titolari è venato di malinconia, ma anche di rabbia. La rabbia per il danno subito, la malinconia perché questo episodio ha segnato un confine: il Caseificio non riapre. Se ne va. E andrà a proporre i suoi sapori e le tradizioni della cucina del Sud in un'altra zona di Torino. 

Spazi vuoti dove prima c'erano laboratori e banconi

Lo sfogo, da parte di chi ancora si sta occupando delle ultime cose, dentro gli spazi ormai spogli e totalmente smantellati, avviene con le (tante) persone che, passando davanti alle vetrine che un tempo erano l'occhio spalancato su formaggi, mozzarelle e sui laboratori che confezionavano in tempo reale i prodotti da esporre al bancone, ora si affacciano e trovano, accanto alle serrande abbassate, due saracinesche sollevate che mostrano come all'interno non ci sia più nulla.

L'episodio del furto non è stato decisivo, forse, ma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Una dinamica, peraltro, che sembra avere avuto altri precedenti nella zona. E quindi ha vinto la volontà di andarsene, di lasciarsi alle spalle la sensazione di non essere più al sicuro e la voglia di ripartire altrove. Dove? La promessa che viene fatta ai clienti di una vita è che sarà tutto comunicato al momento buono tramite i social, dove intanto già da qualche settimana un video annunciava l'intenzione - con la fine del 2022 - di chiudere il punto vendita per spostarsi altrove. Ma l'aria con cui veniva raccontato il progetto era decisamente più allegra e spensierata. Così come i commenti degli utenti e della clientela affezionata.

L'affetto dei clienti abituali

Ma accanto all'amarezza è forte anche l'ondata di affetto che il negozio porta con sé. A dimostrarlo, un post realizzato il primo dell'anno e che riporta il biglietto di congedo lasciato da una cliente, carico di stima e apprezzamento. E lo stesso staff del Caseificio lo accompagna spiegando come quello sia "esattamente il traguardo che per anni abbiamo desiderato! In tutto questo tempo passato insieme abbiamo lavorato con cuore e anima per arrivare a questo ! E tutto ciò ci riempie il cuore di gioia".

Insomma, non un addio. Ma un arrivederci. Anche se una pagina storica del commercio locale si avvia a chiudersi. "Siete a nostra benzina per ricominciare più carichi di prima. Ci rivedremo presto", conclude il messaggio lasciato dal Caseificio.

 

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium