Politica - 23 dicembre 2022, 17:24

Rom, la Lega: "In Piemonte transito in aree speciali per non più di 3 mesi. Fuori se sfruttano i bimbi"

Altro cavallo di battaglia del partito: l'autonomia differenziata. Lanzo: "Chiediamo che ci sia la possibilità per la Regione di avere più competenze e quindi risorse"

Rom, la Lega: "In Piemonte transito in aree speciali per non più di 3 mesi"

"La Lega fa la Lega, non la brutta copia della destra". A leggere queste parole si può quasi sentire la voce di Umberto Bossi ed invece è il capogruppo regionale del Carroccio Alberto Preioni, che oggi insieme ad alcuni colleghi ha tracciato un bilancio del 2022, ma soprattutto le iniziative del prossimo anno. Se i 12 mesi appena trascorsi hanno portato all'approvazione della proposta di legge per la lingua piemontese e ad istituire la festa della nostra regione il 19 luglio, "una Lega in cui il nostro elettore si riconosce e ci vota senza tentennamenti", il 2023 sarà l'anno in cui entrerà in vigore la nuova legge sui campi rom.

Massimo 3 mesi di sosta per i rom 

"Un testo innovativo - ha proseguito Preioni - che istituisce in Piemonte aree di transito per i nomadi nelle quali si  potrà soggiornare per un massimo di tre mesi e per una sola volta l'anno. Zone adeguatamente controllate, dove si pagherà un canone per la sosta e dove i nomadi potranno fermarsi previo il rispetto di alcuni vincoli". Ingresso vietato a chi ha commesso furti o rapine o è stato accusato di sfruttare i bambini per l'accattonaggio.

Autonomia differenziata 

E se i rom sono da sempre uno dei cavalli dei battaglia della Lega, ecco spuntarne un altro: l'autonomia differenziata. E anche qui il richiamo, per voce del vicecapogruppo Riccardo Lanzo, è alle origini. "O passa ora Calderoli o non passa mai più. La prima richiesta per il 2023 sarà quella di audire il ministro direttamente a Torino affinché possa illustrare le riforme e interloquire con i commissari". "In pandemia - aggiunge - abbiamo visto come i rigurgiti centralisti fossero presenti: chiediamo quindi ci sia possibilità per la Regione di avere più competenze e quindi risorse". E per spiegare il tema ai cittadini è previsto un tour.

Modifica alla legge elettorale 

Il consigliere Michele Mosca depositerà poi la proposta per la modifica della legge elettorale regionale. Attualmente chi diventa assessore mantiene ancora l'incarico di consigliere: la riforma targata Carroccio prevede l'incompatibilità tra le due cariche, quindi si perde lo status di consigliere ed entra il primo dei non eletti. Qualora ci fosse un rimpasto di giunta e l'assessore perdesse il ruolo, rientrerebbe in Consiglio. Una delle novità più interessanti, illustrata da Mosca, prevede di alzare la soglia di sbarramento. Per le coalizioni verrebbe fissata al 10%, per i partiti o gruppi civici che ne fanno parte al 4%, per chi corre da solo al 5%, sul modello di quanto accade in Toscana. Il raggruppamento politico che resta sotto queste percentuali di preferenza non viene eletto a Palazzo Lascaris.