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Cultura e spettacoli | 13 dicembre 2022, 19:33

Flashback Habitat: tre nuove stanze viventi raccontano le storie dell’ex istituto per l'infanzia

Dopo la kermesse di novembre, presentato il manifesto dell’hub culturale. Bulgini : “Proseguiamo il progetto in cui si mescolano vita e arte”

flashback habitat

Flashback Habitat: tre nuove stanze viventi raccontano le storie dell’ex orfanotrofio

Grazie a Flashback Habitat oltre 25 mila persone durante la settimana dell’arte torinese hanno potuto ammirare quello spazio ormai inutilizzato da anni che era l’ex brefotrofio di Borgo Crimea

Partito il progetto Living Rooms

Habitat è l’hub culturale che ha permesso a questa villa Ottocentesca di avere nuova vita. Per questo già durante il mese di novembre è partito il progetto Living Rooms, che permette agli artisti di utilizzare le stanze della villa per la loro arte.  I tre artisti che hanno lavorato in questi mesi in alcune sale del Padiglione A sono Sarah Bowyer, Fannidada (Fanni Iseppon e Davide Giaccone) e Mery Rigo, ognuno con il proprio progetto artistico, la propria sensibilità e tutti ispirandosi alla storia del luogo quando era adibito a brefotrofio.

Sarah Bowyer ha deciso di concentrarsi sul progetto pittorico “Fratelli di Culla”, un’opera corale che si compone di quarantaquattro ritratti di alcuni di quegli ex-bambini, ora adulti, che sono nati nel complesso di corso Lanza. La stanza è diventata un luogo simbolico di incontro fra tutti loro, una culla delle loro origini e, allo stesso tempo, vuole essere anche un atto risolutivo, come la chiusura di un cerchio, nel testimoniare la loro evoluzione e la definizione di sé stessi in quanto individui formati, combattenti, alla ricerca, e con, una propria serenità evolutiva;

I Fannidada hanno lavorato in una stanza che, probabilmente, era una nurserie del brefotrofio. Partendo da questo presupposto, e ragionando sul concept di Flashback che recita “L’Arte è tutta Contemporanea”, hanno creato il progetto artistico “Tracce” immaginandosi dei Gesù Bambino rappresentati dai maestri del passato e separati dall’abbraccio della Madre. Copie disegnate in bianco e nero del Bambino con altri disegni frutto della loro residenza presso nel complesso, sono alla base di micronarrazioni video colorate con le “Analogiche Metamorfosi”, un loro processo di elaborazione analogica delle immagini basato sul contatto diretto delle mani con il segnale video.

Mery Rigo ha scelto di lavorare a partire da una quercia secolare del parco del complesso che si affaccia sulla sua stanza d’artista. Una pianta che è stata testimone negli anni del passaggio di numerose donne che andavano in corso Lanza per fa nascere in sicurezza i propri figli, per poi darli in adozione. In dialogo tra il fuori e il dentro, l’opera che si chiama “The Adoption, La Foresta siamo Noi” riflette sul concetto di cura e adozione e si racconta con una fotografia dell’albero, allestita nella stanza, insieme ad una piccola quercia nata dal ricaccio delle radici della pianta-madre. La piccola quercia verrà data in adozione a chi potrà prendersene cura.

Il progetto Living Rooms / Stanze viventi continua con il lancio di un bando pubblico online dal giorno di Natale per la selezione di 20 artisti da tutta la regione che costruiranno una residenza artistica partecipata e condivisa per coinvolgere con opere site-specific tutta il Padiglione A, per un totale di 3000 mq. e di 70 stanze.

I prossimi obiettivi di Flashback Habitat 

Da gennaio sul sito www.flashback.to.it sarà possibile scaricare l’Application per sottoporre il proprio progetto, si potrà fare domanda per progetti di mostre, ma anche per avere la disponibilità di atelier per artisti, designer e, più in generale, individui che condividano una visione dell’arte indissolubilmente legata alla vita.

Ad inizio 2023 verranno lanciate anche le application per la prossima Flashback Art Fair e sarà online il programma che riparte l’8 di marzo con le nuove mostre, con i Flashback Friday dedicati ai talk, i Flashback Saturday dedicati all’immagine in movimento e le domeniche con il brunch e i Lab, con gli appuntamenti nello spazio libero FBKSQUARE, con il Laboratori dedicati sia alle scuole che alla cittadinanza, con le Masterclass per la professione di gallerista, con una libreria dedicata alle arti e un bistrot aperto al pubblico.

Opera Viva Habitat 

Oltre alle 3 Living Rooms, “Opera Viva Habitat” di Alessandro Bulgini, l’installazione che per due settimane ha segnato le volte di via Po, è installata sulla facciata esterna del Padiglione A della villa.

Sono 24 immagini che raccontano visivamente il nuovo progetto Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee. Le immagini che si susseguono, sature di energia e di colore, fanno riferimento al diagramma a torta o areogramma utilizzato in statistica, per raccontare un Habitat nutrito nel suo centro nevralgico da più parti (cioè con apporti ed energie culturali differenti) diversificate negli innumerevoli colori.

L’energia che si irradia, centrifuga e centripeta, è una delle caratteristiche di questo centro indipendente dove arte e vita sono legate in modo indissolubile.

Chiara Gallo

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