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Cultura e spettacoli | 30 novembre 2022, 06:52

Vittorio Sgarbi show al TFF: "Il film su di me? Un omaggio al Po". E in sala arriva Morgan [FOTO e VIDEO]

Il critico d'arte scherza con un gruppo di ragazzi davanti al cinema Romano: "Capre!". Poi si gode in sala il film della sorella Elisabetta, girato sulla barca dove si è tenuta la festa per il suo 70esimo compleanno

sgarbi al tff

Vittorio Sgarbi protagonista al Torino Film Festival con la pellicola dedicata ai suoi 70 anni

"Capre! Capre! Capre!": non poteva che presentarsi così, Vittorio Sgarbi, alla visione del film che lo omaggia, in programma al Torino Film Festival. Ieri sera alle 18 è arrivato in piazza Castello insieme alla sorella Elisabetta, la regista del film, e si è fermato a salutare con il suo insulto più famoso, ormai diventato un meme, un gruppo di ragazzini e ragazzine che lo ha accolto tra gli applausi e le risate.

Troppo furbo, Sgarbi, per non cavalcare l'onda di un tormentone che lo rende un personaggio "social" anche per gli adolescenti. Poi però si è ricomposto, è entrato in sala al cinema Romano, e si è goduto i 60 minuti di elogi - e non solo - che gli tributavano i suoi amici dal grande schermo.

Perché il film di Elisabetta Sgarbi, in fondo, è questo: un lungo omaggio all'amato fratello, raccontato dalle persone che lo conoscono (giornalisti, amici, colleghi e familiari) e che ne parlano in un'occasione speciale, la sua festa di compleanno. Il 70esimo compleanno, che il politico e critico d'arte ha festeggiato in modo originale: su una barca che ha navigato sulle acque del Po nella zona di Ferrara.

Che cosa emerge dalla pellicola? Un quadro, ca va sans dire, di varie sfaccettature, ma che sembra edulcorato: non si percepisce infatti il carattere irascibile e scontroso dello Sgarbi "pubblico", televisivo, se non nelle parole dell'amico giornalista Giuseppe Cruciani ("Sgarbi? Uno stronzo vero") e pochi altri, mentre ne emerge il lato generoso e collaborativo.

In sala una serie di amici e volti noti che forse non si erano visti così numerosi nemmeno alla "premiere": da Steve Della Casa a Domenico De Gaetano, da Urbano Cairo alle stesse figlie di Sgarbi. Ma il più atteso era Morgan, che - ovviamente - si è fatto attendere, arrivando a proiezione ampiamente iniziata. Nel film è protagonista della dichiarazione che gli adolescenti di oggi definirebbero più "cringe" (nel senso di "imbarazzante"): "Ho visto Sgarbi in camera sua in hotel, era nudo. Mi sono accorto che ce l'ha uguale al mio. Nel vedermi non ha avuto alcuna erezione e ho capito che ha anche il mio stesso orientamento sessuale". In presenza non è stato da meno, per poi fare l'elogio del film.

"Quando si spengono le luci in sala al cinema, Vittorio dorme qualunque cosa gli venga proposta", ha spiegato la sorella di Sgarbi, Elisabetta. "Spero che con il mio film non gli succeda. Vedremo se resiste sveglio almeno rispetto a se stesso, magari si specchia e si vede". Come è finita? Sgarbi assicura di essere stato sempre sveglio: "Forse perché è un film a colori e di solito guardo quelli in bianco e nero. Però vorrei far notare che, proprio come nella festa che fa da sfondo al film, il vero omaggio non è per me, ma per il Po".

Al termine della proiezione, il Sottosegretario alla Cultura ha visitato privatamente la Galleria d'Arte Moderna. Ad accoglierlo il Presidente della Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, dall’Assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia e dal Direttore del museo Riccardo Passoni. La visita è stata occasione per affrontare il tema del restauro della Gam che sarà oggetto nei prossimi mesi di approfondimento e confronto tra Città di Torino, Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

 

Daniele Angi

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