Economia e lavoro - 24 novembre 2022, 19:51

Le donne ai vertici? Sono ancora una rarità, nelle aziende piemontesi. "Serve un cambio culturale"

L'appello di Sara Origlia (Donne Impesa Confartigianato): "Si scontano ancora pregiudizi che toccano anche gli stipendi, oltre alla carriera"

donna manager alla scrivania

Le donne ai vertici aziendali in Piemonte sono sempre una minoranza

"In Piemonte su circa 10mila dirigenti solo 1.557 sono donne. E su 50mila quadri il rapporto uomo-donna è di sette dirigenti uomini ogni tre donne". E' l'allarme che rilancia Sara Origlia, presidente Donne Impresa di Confartigianato Imprese Piemonte, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Ci accingiamo a celebrare la giornata contro la violenza sulle donne. Una giornata che avremmo voluto non esistesse, ma che ci ricorda che sono ancora tante, troppe, le donne offese, umiliate, violate e uccise. Ogni donna che subisce violenza fisica o psicologica rappresenta un passo indietro per tutta l’umanità. È la rappresentazione del baratro del nulla nel quale viviamo”, aggiunge.

"Bisogna agire culturalmente anche nei luoghi di lavoro - aggiunge Origlia -, dove molte donne scontano ancora pregiudizi che non permettono loro, ad esempio, di avere il giusto trattamento economico o arrivare a ricoprire ruoli apicali. Spesso la difficoltà nell’entrare nel mondo del lavoro e di conciliare i tempi professionali con quelli relativi all’impegno familiare sfocia nella rinuncia alla propria occupazione. Non possiamo dire che l’azienda italiana sia maschilista come lo era una volta, ma lo è ancora un sistema di welfare che penalizza le donne. E la mancanza di un lavoro e di una propria autonomia economica spesso non permette alla vittima di allontanarsi dal proprio aguzzino”.

Massimiliano Sciullo

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