"Un anno fa abbiamo raccolto una sfida: rimettere in moto Torino". Sono queste le prime parole che ha pronuncia il sindaco Stefano Lo Russo dal palco delle Ogr, dove questa sera ha fatto il bilancio dei primi 12 mesi di mandato.
Sotto le arcate dell'ex sito industriale dove veniva fatta la manutenzione dei treni c'era una gran parte della Torino che "conta". Seduti in prima fila il presidente dell'Unione Industriali Marsiaj, il presidente della Camera di Commercio Gallina, il prefetto Ruperto, il Questore Ciarambino, il Procuratore Capo Saluzzo, il presidente e segretario Fondazione Crt Quaglia e Lapucci, la presidente dell'Egizio Christillin, il presidente di Confesercenti Banchieri e i rettori dell'Università e Politecnico Geuna e Saracco. Accanto anche tanti esponenti del mondo politico, dagli ex primi cittadini Sergio Chiamparino e Valentino Castellani, ai consiglieri regionali Valle, Canalis, Gallo e Avetta, al parlamentare Mauro Laus. Piccola nota di colore: tra il pubblico Guido Montanari, ex assessore all'Urbanistica della giunta Appendino.
Le 4 priorità
Lo Russo ha quindi ripercorso i risultati di questo anno di mandato, spiegando che l'amministrazione si è data "quattro grandi priorità: la ripartenza economica, la coesione sociale, la sostenibilità e la cura dei servizi, delle persone, e dello spazio pubblico". Il primo cittadino ha voluto riaccendere subito un faro sui conti del Comune, chiarendo "il 27 ottobre del 2021, giorno del nostro insediamento, abbiamo trovato una situazione finanziaria non recuperabile se non avessimo chiuso il Patto per Torino che abbiamo firmato il 5 aprile 2022".
I cantieri dei prossimi 4 anni
Il primo cittadino ha poi ricordato le risorse che arriveranno nei prossimi 4 anni al Comune: oltre 4 miliardi di finanziamenti, tra fondi europei e governativi. Soldi che verranno investiti "nella manutenzione straordinaria di 11 mercati", nella "realizzazione di 58 unità abitative e spazi destinati a servizi (nell’area Veglio)", "interventi integrati in Barriera di Milano e Aurora", nella "manutenzione delle strade, ciclabili e ponti", per "il rifacimento del canile municipale", per la "metro 2", "nuove aree verdi alle Vallette", nella "riqualificazione di 10 impianti sportivi (palestre, piscine, campi da calcio e il grande progetto della cittadella dello sport e dell’ambiente al parco del Meisino)", per la "riqualificazione di 18 biblioteche civiche di quartiere". Interventi accanto ai quali si collocano le future trasformazioni urbanistiche come "The Student Hotel a Ponte Mosca, la Cittadella della Pubblica Amministrazione nell'ex Caserma Amione, un nuovo Housing Sociale Laghetti Falchera".
"Stateci vicino. La Città non è solo Comune"
Parole a cui si sono alternati video sulla metro 2, sulla riqualificazione del Parco del Valentino e del presidente Alberto Cirio sugli investimenti in campo sanitario. Lo Russo ha poi chiuso l'intervento lanciando un appello: "Stateci vicino. La Città non è il solo Comune. E il solo Comune non basta. Abbiamo tutti un obbligo nei confronti delle prossime generazioni. Lasciare Torino meglio di come l’abbiamo trovata".