"È innegabile che negli ultimi anni, a causa del blocco del turn over e dei continui pensionamenti del personale dell’Istituto, le sedi Inps si siano ritrovate con una forte riduzione dell’organico, solo in parte potenziato dalle ultime assunzioni. L’incremento dei compiti affidati all’Istituto e l’aumento dei bisogni sociali dell’utenza contribuiscono ad amplificare la situazione. In tale scenario appaiono comprensibili le preoccupazioni del personale sulla tenuta dei servizi". Con queste parole, la direzione regionale Inps commenta la manifestazione organizzata nella mattinata di lunedì dai lavoratori e dai sindacati di fronte alla sede San Paolo.
Ridotte le pratiche giacenti dal 2019 al 2022
"Tuttavia, è altrettanto innegabile che l’investimento dell’Istituto nell’informatica e le misure organizzative adottate, unitamente all’impegno profuso dal personale di tutta la Regione, hanno consentito e consentono il mantenimento dei livelli di servizio anche nell’area torinese, fortemente penalizzata dalla riduzione del personale. Ciò è confortato anche dai dati relativi all’andamento della produttività, che indicano per il 2022 una riduzione delle pratiche giacenti rispetto al 2019. Le prestazioni recentemente introdotte (tra cui Reddito di Cittadinanza, Assegno Unico Universale, Indennità una tantum 200 euro, solo per citarne alcune) sono interamente automatizzate e gestite centralmente, lasciando alle sedi territoriali la gestione dell’informazione all’utenza e la risoluzione di un piccolo segmento di domande non lavorabili dalla procedura automatizzata. I dati sull’indennità di disoccupazione Naspi, sulle maternità a pagamento diretto, così come sulle prestazioni di reversibilità dell’area torinese ci confortano sul presidio regolare del prodotto, confermando la definizione nel previsto termine di 30 giorni del 90% delle domande".
Resta un 10% di ritardi fisiologico
Resta una fetta, che però la Direzione regionale fa rientrare nella normalità. "Naturalmente residua il 10% delle pratiche che viene erogato oltre tali tempi, ma ciò è fisiologico ed è dovuto principalmente a complessità specifiche delle istanze medesime. I risultati ottenuti sono possibili – come detto - grazie all’impegno di tutto il personale, così come sono agevolati dalle implementazioni informatiche e dagli interventi di supporto e sussidiarietà messi in campo a livello regionale e centrale. Sull’erogazione dei TFS della gestione pubblica di Torino è stato predisposto un piano di rientro che permetterà, con l’aiuto delle altre sedi della Regione, la definizione delle domande giacenti dell’area metropolitana torinese entro il prossimo mese di dicembre".