Il "culo" di Pippo finisce sotto i riflettori. Lo definiscono proprio così, alla Armando Testa: "Perché ci vuole fortuna, anche se si tratta di un lato B che non finirà mai su un rotocalco".
Passa anche dal retro - con tanto di coda - dello storico personaggio dei pannolini il movimento di rivoluzione che caratterizza l'agenzia di comunicazione che ha scritto pagine importanti nelle pubblicità dal Dopoguerra in poi. Ma che oggi, dopo due anni imprevisti e imprevedibili, rinnova la propria immagine.
Lo fa con grafiche e organizzazione, ma anche con quasi cento nuove assunzioni di ragazzi sotto i 35 anni, abbassando l'età media di 20 anni. Ma anche con la "formazione" fatta dalla "cantera", che ogni anno cresce 20 talenti creativi sfruttando il gergo del settore giovanile del calcio. E in agenzia si condividono gli spazi con il gruppo "Slang", che ha inventato i Visionary days dal 2017.
Marco Testa: "Ci rinnoviamo tutti i giorni"
Armando Testa non c'è più da 30 anni, ma più della piazza (e della scultura) davanti a Porta Susa, sono le sue intuizioni geniali a rimanere presenti. E future. "È passato molto tempo dalla fondazione dell'agenzia, circa 76 anni - dice Marco Testa, figlio di Armando, presidente e ad del Gruppo - e la forza di questo gruppo è reinventarsi tutti i giorni, anno dopo anno, seguendo i bisogni dei clienti, l'evoluzione dei media e i progressi dei competitor. Ma senza perdere mai la barra".
Difensori dei brand
Ma non solo Pippo. Da 64 anni in Armando Testa collaborano con Lavazza (e la mitica Carmencita), da 44 con Esselunga, da 37 con Cuki, da 36 con Sanbitter e 32 con Stellantis (in tutte le sue versioni). "Nel nostro mercato così ballerino, dove ogni giorno nasce o muore un'agenzia, noi siamo una storia differente. Abbiamo legami ultradecennali. Noi siamo dei brand lover, o forse brand defender. Tanto da tenere aperta l'agenzia anche durante il lockdown, quando possibile", conclude Marco Testa.
Nuovi clienti e nuovi percorsi
Tra i nuovi clienti in ingresso, Amaro Montenegro, ma anche Valmora, Daikin e addirittura i Carabinieri. Attraverso la sede di Los Angeles sta partendo un progetto dedicato al mondo dell'animazione, mentre sul fronte della comunicazione tramite le nuove tecnologie sta lievitando Media Italia, uno strumento che investe sull'intelligenza artificiale e dintorni.
"Gli strumenti di misurazione attualmente utilizzati non sono più in grado di registrare l'attualità e quindi abbiamo deciso di farlo da soli, introducendo in azienda un buon numero di programmatori". La partita del futuro si gioca sull'e-commerce, ma anche sui social e sulle previsioni di audience di tutti i media, vecchi e nuovi.
Marco Testa aggiunge ancora: "È un sogno che viene da lontano, con un nostro personaggio storico come Papalla (uno degli eroi di Carosello, ndr) con cui vogliamo creare delle serie animate. Il target sono le nuove generazioni, che vogliamo spingere a valorizzare i propri talenti. Speriamo prossimamente che si arrivi sugli schermi. Speriamo di trovare un acquirente statunitense. Netflix? Vedremo. Vogliamo creare un cartoon internazionale".