Dai banchi della maggioranza in Sala Rossa, alla Camera dei Deputati. E’ questo il sogno di Monica Amore, ex consigliera comunale grillina salita agli onori della cronaca negli ultimi due anni prima per una vignetta antisemita, poi per presunte molestie no vax.
Dopo un periodo di silenzio, Amore è infatti tornata a far parlare di sé: è lei infatti il candidato uninominale alla Camera dei Deputati della lista “Italia Sovrana e Popolare” nella Circoscrizione Piemonte 1, al collegio uninominale 3.
Monica Amore si troverà in competizione con Luca Carabetta (M5s), Paola Barbero (Calenda), Elena Maccanti (centrodestra), Davide Gariglio (centrosinistra), Giampiero Alaimo (Vita), Luca Cellulare (Italexit) e Rosa Bartiromo (Unione Popolare).
L’ex grillina vuole quindi lasciarsi alle spalle le polemiche che l’hanno seguita nell’ultima fase del mandato a Torino, ma non la politica: da qui la scelta di candidarsi per un poto a Roma, nelle file di Italia Sovrana e Popolare. Un partito che si pone come obiettivo quello di “dare voce al dissenso”. Insomma, un partito anti-sistema. Una forza politica che chiede a gran voce all’Italia di uscire dalla Nato, dall’UE e dall’Euro.
Chiara anche la posizione su temi sanitari: nessun obbligo vaccinale e no al Green Pass. Posizioni che Amore aveva espresso anche all’interno del M5s, causando più volte tensioni e imbarazzo all’interno dell’ex maggioranza. Temi che trovano spazio all’interno del nuovo partito abbracciato dall’ex consigliera comunale, che sogna di sedersi in Parlamento.