Quattro anni dopo, a meno di tre mesi dalla fine. La vicenda Embraco torna in piazza. A dire la verità non se n'è mai andata: la Tenda del lavoro infatti è sempre rimasta di fronte alla Regione. Oggi, circa 50 operai si sono dati appuntamento sotto la Prefettura, per chiedere una speranza, ma anche per non fare spegnere i riflettori su una vertenza simbolo dello stato di salute dell'industria torinese. E non solo.
A fine mattinata, dopo che una delegazione è stata ricevuta negli uffici di piazza Castello, sindacati e lavoratori hanno "occupato" la prefettura finché dal Ministero non sarà comunicata una data per il tavolo sulla vertenza, ormai inattivo da mesi.
USARE I 9 MILIONI DEL FONDO WHIRLPOOL
"Ci sono ancora 9 milioni nel fondo lasciato da Whirlpool per reindustrializzare e c'è l'impegno preso dal ministro Giorgetti a sostenere altre iniziative e trovare un nuovo privato che investa. Non possiamo credere che non ci sia nemmeno in dossier sul tavolo del Mise. Non abbiamo precedenza su Napoli e altre vertenze, ma così come gli altri meritiamo di essere tenuti in considerazione", dice Ugo Bolognesi, Fiom Cgil.
"Ci sono ancora risorse lasciate da Whirlpool - aggiunge Arcangelo Montemarano, Fim CISL - e non devono andare sprecate. Almeno finiscano nelle tasche dei lavoratori. Sono passati quattro anni e quattro governi e tutti hanno fatto gli stessi errori: hanno fatto promesse che hanno poi mancato". "Speriamo ora con la nuova giunta e con Lo Russo che qualcosa possa succedere".
LE PROMESSE DI LO RUSSO E DAMILANO
"Lo Russo e Damilano hanno firmato un impegno, in campagna elettorale prima del ballottaggio, promettendo di sostenere i lavoratori. Ci aspettiamo che il primo cittadino sia al nostro fianco, sempre", aggiunge Bolognesi.
"Stiamo ancora richiedendo un incontro con il ministro Giorgetti - dice Vito Benevento, Uilm - dopo che il Mise ha deciso che il progetto Italcomp non era fattibile. E poi non va disperso ciò che resta del fondo Escrow, che non torni nelle casse di Whirlpool o venga destinato altrove. Il Governo deve dirimere anche questo aspetto. Ma dai politici non mi aspetto più nulla: in 4 anni sono passati tutti, da centrodestra a centrosinistra, fino ai Cinque Stelle. Le multinazionali fanno sempre il bello e il cattivo tempo, mentre manca un'idea di politica industriale".
"Attendiamo che ci dicano qualcosa. Si è appena scoperto che ci sono nuovi fondi per il reddito di cittadinanza, in Finanziaria - dice Ciro Marino, segretario di Uglm Torino -. Non si capisce perché non ci siano fondi per situazioni di questo genere con le multinazionali. Per esempio per Italcomp. Non c'è proprio la volontà di fare ripartire questo Paese: le crisi aziendali sono ovunque. E poi ci chiediamo perché c'è un astensione dilagante. La gente non crede più a una politica che non sa come garantire un futuro industriale al Paese".
"FAMIGLIE ARRABBIATE E DA AIUTARE"
"Sono stati anni di speranze e delusioni - conclude Alessandro Sicchiero, sindaco di Chieri - e ora sta montando la rabbia nei confronti delle istituzioni, soprattutto quelle centrali. Nessuno dice nulla e sembra che nessuno se ne stia occupando. Mancano pochi mesi alla fine dell'ennesima proroga della cassa integrazione e servono progettualità, anche suddividendo le persone su diverse realtà aziendali del territorio".
CHIORINO: "PROSPETTIVE CONCRETE, NON CASSA INTEGRAZIONE"
Alla manifestazione ha voluto fare sentire la propria vicinanza anche Elena Chiorino, Assessore regionale al Lavoro. "Come Regione stiamo cercando di capire come possiamo dare un aiuto per prospettive concrete e non con cassa integrazione. Il Mise è immobile e ormai ci sembra chiaro. Si è perso il conto dei mesi dall'ultimo tavolo convocato, ma non può essere la Regione da sola a risolvere la questione". L'ipotesi è sulle politiche attive: "I lavoratori non meritano più di essere illusi con promesse irrealizzabili".
PENTENERO: "SUBITO UN INCONTRO CON GIORGETTI"
"Con il sindaco chiederemo un incontro urgente a Giorgetti, il ministro deve riaprire subito il faldone dell'ex Embraco. Siamo appena arrivati, ma vogliamo subito metterci al lavoro per trovare una soluzione". Lo ha detto l'assessore comunale al Lavoro, Gianna Pentenero, che ha partecipato all'incontro in Prefettura con i sindacati e i lavoratori della fabbrica di Riva di Chieri. "Sono andata alla manifestazione, anche a nome del sindaco, per esprimere la mia solidarietà ai lavoratori. Capisco la loro esasperazione, la loro rabbia e amarezza, hanno ricevuto tante promesse mai rispettate", spiega Pentenero.
"Conosco bene la vicenda, me ne ero occupata da assessore regionale quando è stato varato dall'allora ministro Calenda il piano Venture, progetto finito male così come è accaduto per gli altri progetti pensati e realizzati dopo. Non era un piano a cui personalmente credevo, ma non ne avevo un altro Non è il momento delle polemiche, il ministro riprenda il confronto con i lavoratori", ha concluso l'assessore al Lavoro. "Io farò tutto il possibile insieme con il sindaco Lo Russo perché si trovi una soluzione".