Chi cerca casa a Torino, quasi in un caso su dieci (9,8%), arriva da un'altra provincia. E un altro di quei dieci arriva da fuori città. Lo dice l'ultima analisi di Tecnocasa sui "flussi" immobiliari nelle metropoli italiane. Quella della Mole, in particolare, è al terzo posto per attrattività da fuori confine alle spalle di Milano (12,4%) e Roma (10,1%).
Una percentuale, quella sabauda, sostanzialmente invariata rispetto al 2019, ma che dunque dimostra come la città abbia mantenuto la sua forza di attrazione nonostante la pandemia.
Ecco la mappa di chi "vuole" Torino (per un buon affare)
Più nel dettaglio, nel capoluogo piemontese si registra un 76,9% di compravendite effettuate da persone già residenti in città, un 13,3% di transazioni concluse da acquirenti in arrivo dall’hinterland ed un 9,8% di compravendite effettuate da persone in arrivo dalle altre province d’Italia. Alle spalle di Torino ci sono Firenze 8,9%, Bologna 7,7%, Bari 7,3%, Napoli 6,4%, Genova 6,3%, Verona 5,5 e Palermo 4,3%.
Spesso chi arriva da fuori è un investitore: se a Milano ad esempio il 28% degli acquirenti che arrivano da altre province compra per investimento, a Torino si sfiora il 51%, mentre a Roma il tasso di investitori in arrivo da altre province è più basso e si ferma al 13,6%.
Genova e Roma attirano chi già ci vive
In altre città, invece, sono quasi solo i residenti a comprare: a Genova ben il 91,5%, a Roma l’87,0% e a Bologna l’84,6%. Infine, Bari, Verona e Firenze sono le metropoli nelle quali il tasso di acquisto da parte di persone provenienti dall’hinterland è più elevato: Bari 19,5%, Verona 18,4% e Firenze 13,9%.