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Economia e lavoro | 06 agosto 2021, 15:00

Tre piattaforme di trading online per principianti

Chiunque si avvicina al mondo del trading per la prima volta si trova irrimediabilmente di fronte ad una serie di quesiti base, tra questi vi è sicuramente “Quale piattaforma di trading utilizzare?”.

Tre piattaforme di trading online per principianti

Chiunque si avvicina al mondo del trading per la prima volta si trova irrimediabilmente di fronte ad una serie di quesiti base, tra questi vi è sicuramente “Quale piattaforma di trading utilizzare?”.

Chiariamo subito che le immagini viste sui film di telefonate interminabili tra cliente e broker sono ormai realtà superate, il mondo del trading si muove online ed è giusto così: la velocità di esecuzione di un trade online è infinitamente superiore rispetto a quella di un’operazione telefonica.

Avendo bene in testa che il canale giusto per fare trading è quello online, ci troviamo di fronte ad una miriade di piattaforme di trading diverse, le cui reali differenze possono essere davvero difficili da notare e da valutare da parte di un principiante.

Spesso il broker che decidiamo di contattare per iniziare ad investire sui mercati finanziari possiede una propria piattaforma di trading, semplificando in realtà questo passaggio in cui un trader alle prime armi può avere l’imbarazzo della scelta.

Per tutti gli altri casi, scorriamo insieme una rapida rassegna sulle tre piattaforme di trading più adatte a nuovi trader che desiderano operare dall’Europa, tenendo a mente che il presente articolo non corrisponde ad attività di consulenza ma ha un mero scopo informativo.

DEGIRO

 

Nata nel 2008, DEGIRO sta riscuotendo molto successo tra il pubblico europeo, e non è certo sorprendente. Con un livello di commissioni bassissimo, ed un’interfaccia molto intuitiva per un trader alle prime armi, DEGIRO ha velocemente raggiunto quota 1 milione di clienti nel solo continente europeo.

Un altro punto a favore del broker DEGIRO è, sicuramente, l'estrema facilità e rapidità di apertura di un conto online di trading.

DEGIRO è poi l’unica tra le piattaforme citate in questo articolo a garantire il non riutilizzo per altre operazioni dei fondi depositati dai clienti (in altri casi, questi possono essere impiegati per coprire contabilmente operazioni di leva finanziaria di altri clienti).

Un aspetto negativo, volendone trovare uno, è rappresentato probabilmente dal fatto che non sia possibile depositare denaro su DEGIRO tramite carta di credito o carta di debito.  

Interactive Brokers

Fondata nel 1978 negli Stati Uniti, Interactive Brokers è un’ottima scelta per chi decide di iniziare a “sporcarsi le mani” sui mercati finanziari.

Stiamo parlando di una piattaforma di trading attiva nella maggioranza dei Paesi europei, con commissioni di investimento davvero molto basse rispetto alla media di mercato.

Interactive Brokers supporta operazioni di trading in ben 23 differenti valute, con un vastissimo catalogo di asset finanziari sui quali investire (azioni, ETF, contratti futures, valute ed opzioni).

Per farci un’idea, un’operazione di acquisto con Interactive Brokers può costare 3€ di commissioni fino ad investimenti pari a 6000€ (da questa soglia in avanti, la commissione non è più fissa ma ha un valore percentuale dello 0,01%).

Volendo trovare degli aspetti negativi, la piattaforma potrebbe apparire poco intuitiva a chi è alle prime armi (ma è uno spaesamento più che comprensibile), in questo caso possono venire molto utili i numerosi video tutorial facilmente reperibili online per questo portale.

Inoltre, è possibile caricare denaro ed effettuare pagamenti sulla piattaforma solo tramite bonifico bancario, non sono ad oggi ammesse forme di pagamento diverse.

eToro

Dal giorno del suo lancio sul mercato nel 2007, eToro ha fatto molta strada, passando da piattaforma di trading di nicchia a vero e proprio market mover grazie a più di 15 milioni di utenti sparsi in tutto il mondo.

Parliamo in questo caso di una piattaforma di social trading, dove ogni utente può decidere di rendere visibile a tutti gli altri iscritti l’andamento del proprio portafoglio e visionare il progresso delle strategie di guadagno messe in atto da altri utenti.

C’è addirittura una funzionalità di copiatura della strategia messa in atto da altri trader, dove il trader meno esperto può affidarsi a chi ha più esperienza nella gestione del proprio portafoglio (tra l’altro, chi viene copiato percepisce un reddito mensile direttamente proporzionale al numero di seguaci).

Le commissioni per operazioni su eToro sono nulle, e la piattaforma offre anche una vasta scelta di investimento tra criptovalute.

Interessante poi, ma invitiamo tutti a fare molta attenzione, la possibilità di investire con eToro utilizzando una leva finanziaria, ma è un’operazione che un trader alle prime armi dovrebbe assolutamente evitare visto l’elevato rischio di perdita.

Volendo cercare anche qui aspetti negativi, possiamo citare il fatto che l’intera piattaforma funzioni interamente in dollari (dunque un europeo con un conto in euro si troverebbe a pagare una commissione di conversione della valuta ad ogni versamento di denaro su eToro).

Le piattaforme bancarie

Sebbene le piattaforme online di trading citate in questo articolo siano senza dubbio molto interessanti, può valer la pena menzionare anche il caso delle piattaforme bancarie.

Effettuare trading tramite la propria banca è, di norma, un’operazione ben più costosa rispetto alle alternative sopra citate.

Questo perché la banca sfrutta una posizione di potere rispetto alle piattaforme extra-bancarie. È sul vostro conto corrente che ricevete lo stipendio o reddito da lavoro, è con lo stesso conto che pagate spese ricorrenti quali bollette, abbonamenti, rimborsi di finanziamenti emessi proprio dalla stessa banca.

Questa particolare posizione porta molti trader ad optare per la scelta più “comoda”, aprendo un conto di trading tramite lo stesso istituto bancario di fiducia.

Tra l’altro, l’apertura di un conto di trading bancario semplifica di molto la dichiarazione delle plusvalenze al Fisco, in quanto è la stessa banca a gestire i conti di minusvalenze e plusvalenze, deducendo le tasse (in Italia pari al 26% delle plusvalenze) ad ogni operazione.

C’è poi un discorso più sottile, ma che merita di essere fatto anche con un trader alle prime armi. Il fallimento di una piattaforma di trading extra-bancaria ha un determinato costo per l’Economia di un Paese, che è comunque stimato essere infinitamente minore rispetto a quello di un fallimento bancario.

Questo fattore non è di poco conto, in quanto, come sancito anche dalla regolamentazione europea, il fallimento di una banca innesca tutta una serie di operazioni di bail-in finalizzate al tentativo di salvare un istituto bancario dal plateale fallimento, con accordi di ristrutturazione dei propri debiti e di tutela dei depositi di conto corrente.

È bene chiarire che non esistono accordi del genere su società di trading extra-bancarie, le tutele per i trader sono dunque minori rispetto a chi investe tramite la propria banca, ed è giusto che questo sia un fattore noto a chi inizia questo tipo di attività.

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