Mentre in Regione è iniziata, con tempi contingentati, la discussione sulla nuova legge sul gioco d'azzardo e ludopatia, questa mattina sindaci e Don Ciotti si sono presentati davanti a Palazzo Lascaris per chiedere alla maggioranza di ripensarci e mantenere la legge attuale, approvata nel 2016 all'unanimità.
Nel pomeriggio hanno preso posizione anche la sindaca di Torino Chiara Appendino e alcuni dei candidati alla sua successione. "Questa città non può e non deve fare passi indietro sulla lotta al gioco d'azzardo patologico. Non si gioca con la vita delle persone", ha ribadito Appendino. "Le modifiche proposte dalla Lega in Regione - sostiene la sindaca - metterebbero in discussione conquiste della lotta all'azzardopatia, fino ad arrivare potenzialmente al ritorno delle macchinette nei bar e all'estensione del gioco d'azzardo sul territorio. In questi mesi - ricorda su Facebook - abbiamo visto che la legge funziona. Sono calate, tra le altre cose, le giocate e le perdite di denaro. Noi diciamo ancora una volta che non si gioca con la vita delle persone. Lo diciamo dal primo giorno del nostro mandato. Con i fatti. E vorremmo che la stessa cosa la dicessero tutti i candidati di Torino".
"Bisogna dire no al gioco d'azzardo in modo chiaro. Senza incertezze", ha subito affermato Stefano Lo Russo, candidato sindaco del centrosinistra, accogliendo l'appello di Appendino. "Alla manifestazione di oggi davanti al Consiglio regionale eravamo in tanti: associazioni, operatori sociali e cittadini, tutti a sostegno dell'attuale legge contro la ludopatia. Le modifiche proposte dalla destra - rimarca - sono a danno delle persone più fragili. Perché di questo si tratta, rimuovere le limitazioni vuole dire esporre le persone più fragili al rischio della ludopatia". "La legge del 2016 era stata votata all'unanimità da maggioranza e opposizione, e ha dato ottimi risultati. Lo dicono gli operatori sul territorio e le associazioni che si occupano delle dipendenze, non si può tornare indietro".
"La Lega in Consiglio regionale, con la sua sanatoria sull'azzardo, vuole riempire il Piemonte di slot machine. La Giunta di centrodestra e il presidente Cirio continuano a sottrarsi al confronto e al dibattito mentre il candidato sindaco Paolo Damilano tace, evidentemente per la vergogna. Ora dica chiaramente da che parte sta", ha invece provocato il candidato sindaco del Movimento 4 Ottobre, Damiano Carretto.