Parco Dora è finalmente completo. Sono terminati infatti i lavori per il Lotto Valdocco Nord e per il parco tematico culturale Iron Valley, con 50mila metri quadrati restituiti ai cittadini.
Gli spazi sono stati inaugurati questa mattina dalla sindaca Chiara Appendino, dagli assessori Alberto Unia e Marco Giusta, oltre che dal consigliere comunale Federico Mensio e dal direttore dei servizi culturali del Comune di Torino, Emilio Agagliati.
La trasformazione dell'area
Entrambi gli interventi sono stati finanziati dal progetto Periferie AxTO: allo stato attuale, Parco Dora risulta totalmente fruibili ai cittadini nella sua totalità di circa 420.000 metri quadrati. I lavori hanno permesso di lasciare una testimonianza unica del passato produttivo e industriale della città, con un luogo che guarda al futuro ma che non dimentica il passato. Sono state infatti mantenute alcune tra le più significative emergenze architettoniche del passato industriale dell'area, ben integrate con il parco dal punto di vista paesaggistico, di grande impatto e fascino e dalle enormi potenzialità turistiche.
Il nuovo Parco Dora
La nuova area si pone come “portale di ingresso” al parco per chi vi giunge dal nuovo viale alberato della Spina e completa il sistema della viabilità ciclabile locale. La sua realizzazione, oltre a completare i cinque lotti funzionali del Parco Dora realizzati tra il 2010 e il 2015 (Michelin, Valdocco Sud, Vitali, Mortara, Ingest) rappresenta un tassello importante di connessione e di ricucitura paesaggistica con il territorio limitrofo. Grazie al percorso ciclabile “Green Belt” che collega la Pellerina a Parco Dora, è stato inoltre creato un corridoio ecologico fondamentale che unisce lungo il fiume Dora due parti di città a lungo separate dagli insediamenti industriali. Sono stati inoltre realizzati ampi spazi prativi e alberati, con la messa a dimora di oltre 380 nuovi alberi. Il costo finale complessivo dell’intervento è stato pari a 4.720.589 euro.
Appendino: "Abbiamo riqualificato 4 parchi e 50 giardini"
Soddisfatta la sindaca Chiara Appendino: "E' uno dei tasselli di AxTo, abbiamo terminato le progettualità. Si tratta del quarto parco su cui abbiamo fatto investimenti dopo Falchera, Meisino, Parco Dora e Michelotti, con 50 giardini e aree giochi riqualificati".
"Come sapete in tema di ambiente ci eravamo presi un impegno: queste scelte non sono sempre semplici, ma una città più verde e sostenibile lo deve essere anche nei fatti e non solo nelle parole" conclude Appendino.
Le dichiarazioni degli assessori
"Questo era l'ultimo lotto da terminare, sono quasi 50mila metri quadri di superficie che è stata riconsegnata ai cittadini con viali verdi, camminamenti, abbiamo piantato 380 alberi e ridotto l'isola di calore. E' importante aver concluso questo tratto perché abbiamo completato il corridoio ecologico dalla Pellerina a Torino Est: le persone potranno godere di una camminata o pedalata lungo il fiume Dora" spiega l'assessore all'Ambiente Alberto Unia.
“Finalmente è completo anche l'ultimo lotto del Parco Dora, l'intervento più importante di AxTO in termini di risorse e progettazione. È un giorno bello, costruito insieme all'eccezionale lavoro degli uffici e l'ascolto della vecchia e nuova cittadinanza nel progettare e realizzare le funzioni di questa ultima parte, arricchita dallo sguardo alla storia grazie al progetto Iron Valley" dichiara l’assessore alle Periferie Marco Giusta.
Iron Valley
Con il Parco Culturale Iron Valley si è realizzato un intervento di rivalutazione, recupero e condivisione delle memorie passate della Torino industriale e del suo presente. Un autentico museo a cielo aperto, su un'area verde di circa 550 metri quadrati, volto a rappresentare l'identità del luogo e raccontare in maniera innovativa, dinamica e interattiva il passato e il presente dell’area.
Iron Valley presenta un percorso di visita volto alla valorizzazione e alla rilettura delle strutture architettoniche visibili all’interno del Parco, del paesaggio e dei processi di trasformazione avvenuti con la rigenerazione dell'area e alla valorizzazione della memoria attraverso l'esposizione di contenuti archivistici e multimediali in possesso della Città e dei cittadini. Il costo finale complessivo dell’intervento è stato pari a 306.242 euro.
"Ne abbiamo fatto un museo, rappresenta la memoria di un posto che ha una forte identità: l'abbiamo rievocata, perché potesse essere ricordata" racconta direttore dei servizi culturali del Comune di Torino, Emilio Agagliati. "Attraverso i totem, basta inquadrare il codice QR con il telefonino e automaticamente ci si connette al sito e si trovano le illustrazioni di cos'era esattamente questo luogo" conclude Agagliati, spiegando le potenzialità di un parco nuovo, proiettato al futuro, con profonde radici nel passato.