In occasione della Giornata mondiale del Teatro, non potendo mettere in scena spettacoli dal vivo, il Teatro Stabile di Torino trasmetterà in streaming, domani sera, alle 21, la versione integrale dello Zio Vanjia di Anton Cechov, andato in scena al Carignano prima della pandemia, coprodotto con il Katona di Budapest e firmato dalla regista ungherese Kriszta Székely.
Sul palco, Paolo Pierobon, nei panni del protagonista, assieme a Ivano Marescotti, Ariella Reggio, Ivan Alovisio, Federica Fabiani, Lucrezia Guidone, Franco Ravera, Beatrice Vecchione. La ripresa integrale dello spettacolo è stata realizzata da Lucio Fiorentino.
Alle Fonderie Limone di Moncalieri proseguono intanto le prove dell'ultima produzione TST, Le sedie di Eugène Ionesco, nella traduzione di Gian Renzo Morteo, per la regia di Valerio Binasco. Lo spettacolo è interpretato dagli attori Michele Di Mauro e Federica Fracassi, e dovrebbe debuttare martedì 12 aprile (Dpcm permettendo).
"Lo Stabile, in questi mesi, ha continuato a svolgere con continuità le proprie funzioni, con l’obiettivo di garantire agli artisti un contesto di creazione e produzione, di generare occupazione e reddito per le maestranze e di offrire ai nostri utenti prodotti digitali di alta qualità artistica - dichiara il direttore Filippo Fonsatti -. Speriamo davvero che nelle prossime settimane si possano ristabilire le condizioni per tornare a incontrare i nostri spettatori dal vivo: noi ci faremo trovare pronti, con l’auspicio di non separarci mai più".
Anche la Fondazione Piemonte dal Vivo ha in programma alcuni appuntamenti.
Da San Maurizio d’Opaglio (NO), sulle sponde del Lago d’Orta, l’attore e poeta Franco Acquaviva, con Talismani, conduce il pubblico tra la platea e la scena del Teatro degli Scalpellini (a partire dalle ore 17 sul canale Youtube del Teatro delle Selve e sulle pagine social); da Vercelli l’Officina teatrale degli Anacoleti propone invece una diretta Facebook con brani recitati, letture e musica.
Il teatro di Mulino ad Arte torna nelle case degli spettatori con la sua seconda rassegna in streaming, “La primavera del Mulino”. Un cartellone di quattro appuntamenti che prevedono una formula rodata nella precedente stagione streaming invernale: trasmissione dello spettacolo e a seguire in Salotto da Te con gli artisti collegati in una stanza virtuale per incontrare il pubblico. Inaugurazione, domani, ore 21, con Passione di Laura Curino, Roberto Tarasco e Gabriele Vacis.
Santibriganti Teatro, in collaborazione con la Fondazione ECM di Settimo Torinese, mette a disposizione della cittadinanza lo spettacolo Regina - Memoria d’acqua, di e con Mariella Fabbris, dalle pagine della TV digitale 7Web.TV dalle ore 17 fino a mezzanotte.
La Lavanderia a Vapore di Collegno continua la sua attività di centro di residenza, ospitando artisti in creazione e progetti online. Come ogni sabato, anche il 27 marzo è in programma l’attività online dei Dance Well Dancers, esperienza di danza rivolta a persone affette da Parkinson ma aperta a tutti, accompagnata da una pratica di filosofia, condotta da Propositi di Filosofia.
"Lo spettacolo dal vivo - dichiara Angelica Corporandi d’Auvare, presidente di Piemonte dal Vivo - è quell’occasione unica e sempre diversa da sé che permette allo spettatore di salire per un po’ sul palco, accanto all’artista, condividendo esperienze rare, irripetibili. La situazione attuale ci consente però di avvicinare un pubblico più vasto, eterogeneo, anche tramite i social network, proponendo visioni complesse, che guidano dai backstage fino ai più insoliti palcoscenici. Ciò provoca un nuovo entusiasmo per le arti performative, anche grazie all'incontro e alla contaminazione con il linguaggio filmico e audiovisivo".
Infine, la stagione "Scene" è tornata ad abitare gli spazi dell’arte contemporanea grazie a una nuova collaborazione tra Balletto Teatro di Torino e Rivolimusica. Il Castello di Rivoli ha infatti ospitato le riprese di u m a n u d i t à, diretto da Viola Scaglione e Gigi Piana, che sarà trasmesso domani alle 21 su YouTube, con le musiche di Piazzolla e Scarlatti eseguite da Mario Gullo e Massimo Pitzianti, alternate alla coreografia dei danzatori.
Nello spettacolo si svela la musica interiore del corpo rarefatto, l’io vulnerabile ed energico dal quale origina la vita in un respiro presente, ritmico e sonoro. Ogni stanza del castello custodisce una narrazione a sé, animata da suoni, reazioni di pelle e di movimento dettate dall’io più profondo, dove il corpo è nudo al cospetto dello spazio. Architettura umana e natura compongono così un disegno intessuto di bellezza, vulnerabilità e luce.