Politica - 01 dicembre 2020, 14:18

Scuola e trasporti, Avetta (Pd): “La Regione porti il piano trasporti in Commissione e accetti il confronto"

"Un ulteriore fallimento sarebbe inaccettabile”

«Abbiamo appreso che la Regione Piemonte avrebbe messo a disposizione delle nostre scuole un piano sui trasporti pubblici. Ancora una volta su temi di grande rilevanza gli annunci precedono il confronto e l’approfondimento in Consiglio regionale. Ma non funziona così»: così il Consigliere regionale Alberto AVETTA (PD) commenta le anticipazioni giornalistiche relative al ‘piano emergenziale del trasporto pubblico’, che sembrerebbe prevedere ingressi scaglionati, servizi di trasporto dedicati, utilizzo di bus turistici, interventi sulle fermate.

«A giugno, alla fine della prima ondata, avevamo messo in guardia sui possibili disagi, suggerendo alcuni correttivi come l’utilizzo degli autobus turistici. Non siamo stati ascoltati e i risultati si sono visti. Tutti abbiamo davanti agli occhi le scene di affollamento dei bus nei primi giorni di scuola, a Torino come in tutta l’area metropolitana, conseguenza anche di un mancato coordinamento tra la gestione del trasporto scolastico e le direzioni scolastiche. Non essendo stati in grado di pianificare alcunché, si è pensato di risolvere il problema lasciando a casa gli studenti con la DAD, facendo pagare alle generazioni più giovani le incapacità organizzative sul fronte sanitario e della mobilità. La scuola superiore dovrà tornare in presenza prima o poi, e l’esperienza vissuta nei mesi scorsi da studenti e studentesse, dovrà pur insegnare qualcosa a questa Regione. Mi auguro che questa volta si faccia tesoro degli errori del passato».

«A novembre - prosegue il consigliere Alberto AVETTA - avevo presentato un’Interpellanza, chiedendo se la Regione avesse l’intenzione di utilizzare questo periodo di DAD per ripianificare il TPL, anche alla luce delle criticità vissute dagli utenti fin dalla ripresa della scuola nel mese di settembre. Questo perché un ulteriore fallimento del trasporto pubblico locale oggi, alla luce dell’esperienza vissuta nei mesi passati, sarebbe davvero incomprensibile e inaccettabile. Ora leggiamo che la Regione sta pensando agli orari scaglionati e all’utilizzo dei bus turistici, un’idea che avevamo suggerito sin da giugno. Meglio tardi che mai, certo. Ora, però, ci aspettiamo che di tutto questo si possa ragionare in Commissione trasporti, in particolare sull’ipotesi dei blocchi separati di lezioni che deve essere ponderata con grande attenzione. Perché le scuole tecniche hanno esigenze orarie diverse da quelle dei licei, gli istituti della provincia hanno necessità differenti da quelli di Torino e ogni decisione deve essere assunta nel pieno rispetto dell’autonomia scolastica».

comunicato stampa