Secondo un'analisi generalizzata, le stufe a legna e a biomasse rappresentano la scelta più vantaggiosa, seguite a ruota dalle caldaie a gas; questo tipo di impianti risultano particolarmente economici per quanto riguarda la gestione perché il tipo di combustibile utilizzato ha un costo relativamente contenuto.
Esistono però delle circostanze in cui non l'installazione di una stufa a pellet o di una caldaia a gas non è attuabile, soprattutto per le persone che vivono in affitto in appartamenti privi di un sistema di riscaldamento centralizzato, o comunque dove non sussistono le condizioni adatte, che sia per motivi logistici o di sicurezza.
L'unica alternativa possibile, in questi casi, è quella di ricorrere agli impianti alimentati a elettricità; vediamo quindi quali sono le soluzioni più economiche in base alle diverse esigenze e al contesto di installazione.
La produzione di acqua calda sanitaria
La prima problematica a cui si va incontro, quando si tratta di trovare una soluzione “elettrica” al riscaldamento, è la produzione di acqua calda sanitaria per le esigenze di igiene domestica. In assenza di una caldaia, infatti, gli scaldabagni elettrici rimangono non solo la scelta migliore ma anche l'unica possibile; bisogna però considerare attentamente se conviene installare uno scaldabagno ad accumulo oppure un modello a produzione istantanea.
Gli scaldabagni elettrici ad accumulo sono decisamente più affidabili ma dal punto di vista dei costi di gestione risultano conveniente soltanto per le famiglie numerose; la possibilità di avere una scorta d'acqua calda disponibile in qualsiasi momento, infatti, è la soluzione migliore per gli appartamenti con due o più bagni e per i nuclei familiari composti da quattro o più persone.
I modelli a produzione istantanea, invece, sono adatti soprattutto per i bagni di servizio delle attività commerciali, per i piccoli appartamenti e per i nuclei familiari che non superano le tre persone; in questi casi la minore efficienza nella produzione d'acqua calda non è sentita perché le necessità in tal senso sono ridotte.
Stufe, radiatori, termoarredi e termoconvettori
Questi dispositivi sono i più diffusi in assoluto, in quanto permettono di sopperire a esigenze contingenti e di tipo non continuativo. Le stufe elettriche, specialmente quelle ventilate, possono essere facilmente spostate all'occorrenza per riscaldare le diverse stanze in momenti diversi della giornata e a seconda delle esigenze; l'uso pianificato e ragionato di questi piccoli elettrodomestici permette di mantenere i costi del riscaldamento entro limiti del tutto accettabili.
Il termoconvettore, invece, rappresenta la soluzione ideale per le abitazioni di medie e grandi dimensioni dove si ha l'esigenza di installare un impianto a carattere permanente; questi dispositivi, infatti, oltre alle resistenze ceramiche integrano anche delle ventole in grado di diffondere il calore più velocemente e in maniera uniforme.
I radiatori e i termoarredi elettrici possono essere basati su diverse tecnologie, tutte tese a ridurre il più possibile il consumo di elettricità; i modelli a olio, per esempio, sfruttano un liquido che ha proprietà termoconvettive diatermiche. I modelli migliori sono i radiatori “norvegesi”, definiti in tal modo proprio perché sono stati messi a punto in Norvegia, dove sono largamente diffusi e utilizzati da decenni anni ormai.
Si tratta di radiatori basati su tecnologia convettiva che possono essere impostati su diversi livelli di potenza, a partire dai 600 fino ai 2.000 Watt, e che grazie a un cronotermostato programmabile integrato permettono di riscaldare l'abitazione con un consumo elettrico decisamente contenuto.
Gli impianti di climatizzazione
In passato erano considerati estremamente dispendiosi, e di fatto lo erano; i climatizzatori di vecchia generazione non disponevano delle odierne tecnologie infatti, di conseguenza erano caratterizzati da un elevato assorbimento di potenza.
Al giorno d'oggi invece, grazie ai nuovi motori basati sulla tecnologia inverter e alle pompe di calore, i moderni impianti di climatizzazione sono divenuti particolarmente efficienti e anche i modelli più economici raggiungono ormai una valutazione di grado A++/A+ per quanto riguarda il rendimento e il risparmio energetico.
La possibilità di accendere gli split solo nelle stanze che è necessario riscaldare, inoltre, contribuisce ulteriormente a ridurre il consumo energetico; nelle abitazioni di medie e piccole dimensioni potrebbe risultare più conveniente installare un impianto con una singola unità esterna e creare le rispettive canalizzazioni per gli split da installare nelle diverse stanze.
I climatizzatori di ultima generazione integrano anche funzioni di controllo Smart che consentono di ottimizzare i tempi di utilizzo dell'impianto e ridurre ulteriormente il consumo energetico, di conseguenza rappresentano di certo la scelta migliore per chi è obbligato a fare ricorso all'elettricità per riscaldare un'abitazione di dimensioni medio-grandi, soprattutto se dotata di infissi in buone condizioni e non ha problemi di tenuta termica.