Attualità - 29 ottobre 2020, 13:50

Valentino e Valentina, addio: la Città dismette i battelli che naufragarono durante l’esondazione del Po

Una delle barche verrà messa all’asta e venduta, l’altra invece demolita perché irrecuperabile: lo ha deciso la Giunta comunale

Dal naufragio alla dismissione: la Città di Torino dà l’addio a Valentino e Valentina, i battelli che andarono alla deriva il 25 novembre 2016, a seguito dell’esondazione del Po.

La Giunta Appendino ha infatti deliberato la dismissione dei beni mobili di proprietà comunale iscritti al registro “Divisione Infrastrutture e Mobilità - Servizio Esercizio - Battelli”. Il destino vuole però che la coppia di imbarcazioni venga separata: Valentina infatti verrà smaltita o rottamata, mentre Valentino verrà messo all’asta e venduto.

Le condizioni del primo battello infatti non ne permettono un riutilizzo e la barca è stata dichiarata fuori uso. La motonave Valentino invece, previa manutenzione, potrebbe in qualche modo avere una seconda vita: il battello verrà venduto e sarà obbligo dell’aggiudicatario provvedere, a proprie cure e spese, agli eventuali interventi necessari.

Intanto, per riprendere a navigare sul Po, bisognerà attendere fino al 2022. "Entro la fine dell'anno verrà bandita la gara per l'acquisizione di un’imbarcazione, poi ci vorranno dai 12 ai 18 mesi per metterla in acqua. In parallelo dovranno andare avanti i discorsi di adeguamento degli attracchi", spiegano da Gtt. Facendo due conti, la navigazione non riprenderà prima del 2022.

La barca peserà 12 tonnellate e avrà una trazione ibrida elettrica-diesel, con un'autonomia solo elettrica di un'ora. Tutto questo dovrebbe garantire la possibilità di svolgere il sevizio e ricaricare il battello a ogni sosta. La capienza dell'imbarcazione chiamata a sostituire Valentino e Valentina è di 60 passeggeri.

Il costo? Un milione di euro lordi, al netto di eventuali ribassi di gara.

Andrea Parisotto