Economia e lavoro - 01 settembre 2020, 14:56

Anche Prima Industrie paga il conto del Covid: il primo semestre 2020 segna un calo importante

Carbonato: "Risultati in linea con il mercato e il contesto di riferimento. Ci attendiamo un parziale recupero nella seconda parte dell'anno"

“In un semestre caratterizzato dalla crisi legata al Covid-19 il Gruppo Prima Industrie ha realizzato risultati in linea con il mercato ed il contesto di riferimento. Il quadro globale sfavorevole che ha segnato la prima parte del 2020, nonostante alcuni segnali positivi di parziale ripresa, è atteso proseguire per l’intero esercizio. Ciò detto, alla luce del consistente portafoglio ordini, della capacità dimostrata dal management nel reagire prontamente al nuovo scenario e della fiducia nei fondamentali del business, il Gruppo si attende per la seconda parte dell’anno un parziale recupero dei ricavi e della redditività rispetto al primo semestre”. Gianfranco Carbonato, presidente Esecutivo, ha commentato così i numeri approvati nelle scorse ore dal Consiglio di Amministrazione di Prima Industrie S.p.A, società leader nel settore ad alta tecnologia dei sistemi laser e di lavorazione della lamiera e dei componenti elettronici per applicazioni industriali.

D'altra parte, non è una sorpresa che il primo semestre dell'anno, quello più caratterizzato dal Covid, non sia stato facile per nessuno. "Nel corso dei primi sei mesi dell’esercizio le priorità del Gruppo Prima Industrie sono state rivolte alla tutela della salute dei propri dipendenti (attraverso l’adozione di specifici protocolli e misure di protezione delle persone) ed al mantenimento di un rapporto continuativo (per quanto permesso dalle misure restrittive implementate dai diversi Paesi) con i propri clienti, anche attraverso l’introduzione di nuove metodologie di lavoro e di condivisione (non solo smart working, ma anche formazione a distanza di clienti e dipendenti, installazioni guidate da remoto)". si legge nella nota ufficiale diffusa dall'azienda, che ha il suo quartier generale a Collegno.

Inoltre, grazie alle significative azioni di riduzione dei costi che hanno dispiegato il proprio beneficio in particolare a partire dal secondo trimestre dell’anno e che sono destinate a proseguire nella seconda parte dell’anno, il Gruppo è riuscito a mantenere una redditività operativa lorda (EBITDA) pari a oltre il 6% del fatturato nel semestre, registrando peraltro nel secondo trimestre un EBITDA pari all’8,4% del fatturato e, sempre nel trimestre, un leggero utile a livello di bottom line.

Restano però le incertezze, soprattutto per l’evolvere della situazione e del contesto politico economico e sociale. "Ma, escludendo una seconda significativa ondata di contagio - dicono da Prima Industrie - alla luce dell’andamento della raccolta ordini di questi ultimi mesi, le attese sono per un progressivo ma cauto miglioramento dello scenario".

Numeri alla mano, il primo semestre ha portato un fatturato di 157.574 migliaia di euro, in diminuzione del 26,6% rispetto al primo semestre 2019. I ricavi consolidati realizzati nell’area EMEA sono stati pari a 89.785 migliaia di euro; i principali Paesi

di destinazione sono stati l’Italia (14,6% dei ricavi consolidati), la Russia ed Europa orientale (9,7% dei ricavi consolidati), i Paesi del Nord Europa (9,2% dei ricavi consolidati) e Germania, Austria e Svizzera (6,3% dei ricavi consolidati).

L’EBITDA del Gruppo al giro di boa dell'anno è di 10.063 migliaia di euro, pari al 6,4% dei ricavi contro i 18.585 migliaia di euro, pari al 8,7% dei ricavi del 30 giugno 2019.

M.Sci