Patto tra Comune di Torino, Banco Alimentare del Piemonte, CAAT e Associazione Piemontese Grossisti Ortofrutticoli contro lo spreco di cibo. Il protocollo sottoscritto stamattina prevede l’ampliamento e il potenziamento dell’attività di recupero, valorizzazione e redistribuzione - a fini solidali - delle eccedenze ortofrutticole.
L’attività coinvolge stabilmente 17 strutture convenzionate, che nel 2019 hanno potuto beneficiare di quasi 400 tonnellate di prodotti da destinare a oltre 2.500 indigenti del territorio.
La nuova collaborazione vuole migliorare l’aiuto alimentare qualitativo e quantitativo offerto alle famiglie, valorizzare in modo virtuoso le eccedenze, ridurre i rifiuti ed i costi di smaltimento. Tra le novità, il Banco Alimentare stabilirà un presidio continuativo dotandosi anche di celle di refrigerazione per massimizzare le attività di recupero e valorizzazione. Inoltre si intende sperimentare attività di trasformazione delle eccedenze, aumentando in questo modo le modalità di conservazione per garantire maggiore efficienza nella distribuzione.
“Con la firma di questo protocollo d’intesa – ha spiegato la sindaca Chiara Appendino - aggiungiamo un altro importante tassello alla costruzione di una governance del sistema alimentare urbano che attraverso azioni di sostenibilità ambientale, di solidarietà sociale, sensibilizzazione e promozione del territorio possa, di concerto con la valorizzazione delle qualificate realtà locali attive nel settore alimentare - dalla produzione alla trasformazione, dalla distribuzione alla ristorazione - altresì garantire l'accesso al cibo ai più fragili.”
“Il contrasto allo spreco alimentare – sottolinea riferisce il Presidente del CAAT Marco Lazzarino– oltre ad essere esplicitamente richiamato nel nostro Piano industriale e di Sviluppo 2018-2022, ha registrato un’accresciuta sensibilità, in un contesto storico come quello che stiamo vivendo, per effetto della pandemia”.