Con l’inizio della Fase 2, dopo i lunghi giorni di lockdown, l’Italia è ripartita e così anche le celebrazioni e gli eventi istituzionali. Oggi, 2 giugno, si è tenuta a Settimo Torinese la cerimonia dell’Alzabandiera, in occasione della ricorrente Festa della Repubblica, ma soprattutto in memoria delle numerose vittime dell’infido Covid-19.
Una celebrazione diversa rispetto agli anni passati, che ha visto la ricongiunzione di tutti i rappresentanti dell’amministrazione comunale, assessori e consiglieri, comprese la Presidente del Consiglio comunale Carmela Vizzari e la Sindaca Elena Piastra. Da sottolineare anche la presenza delle diverse Associazioni del territorio settimese: l’Associazione Nazionale Bersaglieri, la Protezione Civile, l’Associazione Nazionale Carabinieri, la Croce Rossa, l’Associazione Nazionale Alpini, e l’ANPI, che in questi mesi difficili hanno svolto un ruolo fondamentale nella gestione della città e dei cittadini.
Festa della Repubblica che, come da tradizione, è stata dedicata ai giovani neo diciottenni della città, quest’anno circa 470, i quali hanno ricevuto direttamente nelle proprie abitazioni la copia della costituzione italiana, simbolo dell’ingresso nel mondo adulto e politico, ma soprattutto simbolo di quella democrazia sulla quale l’Italia è pronta a risollevarsi e ripartire.
Il Coronavirus ha lasciato una cicatrice indelebile nella storia della nostra Repubblica, e per questo sarà difficile da dimenticare. I lunghi mesi di silenzio passati, tuttavia, hanno sicuramente insegnato ad apprezzare maggiormente la libertà che prima del lockdown davamo per scontata, così come l’importanza del contatto sociale e degli affetti lontani.
Tuttavia, le difficoltà non sono ancora terminate. Accanto all’emergenza sanitaria, nei prossimi mesi si dovrà affrontare quella economica e sociale. Per questo motivo è essenziale restare uniti, sostenendoci a vicenda e ampliando il senso di comunità che ci lega come cittadini dell’Italia e del mondo, per affrontare i problemi che verranno nel migliore dei modi, venendo sì travolti, ma pronti a rialzarci un’altra volta.