Solidarietà: Gian Luca Rana e il Pastificio Rana al fianco della popolazione in difficoltà nell’emergenza coronavirus
C’è anche il Piemonte tra i destinatari della catena di beneficenza avviata nei giorni scorsi da Gian Luca Rana, figlio del famoso patron della pasta fresca, Giovanni Rana.
In linea con un progetto di portata ben più ampia, sul territorio regionale sono stati distribuiti numerosi pacchi di derrate alimentari da destinare a quelle fasce della popolazione particolarmente segnate dall'emergenza coronavirus.
Per il solo Piemonte si parla di oltre 2.400 chili di sughi e pasta affidati per la distribuzione alla Protezione Civile locale, attiva nella gestione della situazione di emergenza e nel supporto delle famiglie in difficoltà.
Gian Luca Rana: gli aiuti alimentari
L’iniziativa di Gian Luca Rana, CEO del Pastificio Rana, fa parte di un progetto di beneficenza su vasta scala, nato dalla volontà di sostenere le tante realtà disagiate presenti su tutto il territorio nazionale.
Oltre al Piemonte, infatti, a beneficiare dell'attività di distribuzione sono state anche le regioni Lombardia, Campania, Puglia, Veneto, Marche ed Emilia Romagna, tanto per citarne alcune, dove un gran numero di nuclei familiari attualmente si trova in evidente stato di difficoltà economica.
Nel complesso, come informa la stessa azienda, la catena di beneficenza ha portato alla ripartizione, in tutta Italia, di un quantitativo di circa 30.000 chili di alimenti.
A contribuire alla distribuzione delle scorte alimentari in loco, diverse comunità assistenziali e società di volontariato formate da gruppi laici e religiosi, che stanno operando parallelamente alla Protezione Civile, per il conseguimento di un progetto comune.
Destinatari dei beni provenienti dal Pastificio Rana, case di riposo, banchi alimentari e mense per le fasce più povere della popolazione, senza dimenticare associazioni impegnate nel sostegno dei senzatetto e cittadini in evidenti condizioni di disagio.
Le altre iniziative benefiche di Gian Luca Rana
Il nuovo progetto di beneficenza messo in atto da Gianluca Rana per contrastare la difficile situazione economica in cui versano molte famiglie, fa parte di un programma molto più ampio che ha avuto inizio nel pieno della crisi da Covid-19.
L'amministratore delegato, infatti, nei mesi scorsi ha devoluto 400.000 euro per l'acquisto di dispositivi per la ventilazione assistita, così da sostenere medici e infermieri nelle attività di contrasto al coronavirus.
A beneficiare del contributo, due ospedali veronesi, il Sacro Cuore Don Calabria e il Pederzoli, che hanno così potuto potenziare il lavoro nei reparti di terapia intensiva, raddoppiando il numero di unità di ventilazione sul territorio regionale.
Gian Luca Rana e il welfare aziendale
Nelle scorse settimane, inoltre, Gianluca Rana ha lanciato un'iniziativa a favore dei suoi dipendenti. Il CEO del noto Pastificio ha infatti voluto premiare gli oltre 700 collaboratori che hanno continuato a garantire la produzione anche in concomitanza all'emergenza Covid-19, varando un piano aziendale straordinario da più di 2 milioni di euro.
Tra i benefici da destinare ai lavoratori, accanto a un corposo aumento salariarle, un sostegno alle loro famiglie, con bonus babysitter e maggiorazioni del 25% per ogni giorno di lavoro.
La mission di Gian Luca Rana
Oggi Gianluca Rana ha proiettato la sua vision aziendale ponendo in essere una serie di progetti di beneficenza e di supporto attivo all'emergenza Covid-19. Con lo stesso spirito si occupa da tempo dell’azienda di famiglia, dove negli ultimi 35 anni è stato il volano di una moltitudine di processi di innovazione.
Se oggi il Pastificio Rana è un'azienda leader nella produzione di pasta fresca in Italia e nel mondo, il merito è da attribuire anche alla sua visione d'insieme, che riuscì a intravedere in un pastificio artigianale da circa 35 dipendenti, le potenzialità per una realtà produttiva su scala globale.
Il Pastificio Rana, infatti, attualmente affianca ai cinque stabilimenti sul suolo italiano diverse realtà attive oltre confine, come per esempio “Mamma Lucia”, sul territorio belga, e l'azienda di produzione di Chicago, che ormai da molti anni conquista il mercato americano con sughi e pasta fresca rigorosamente italiani.