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Cultura e spettacoli | 28 aprile 2020, 10:30

La storia di Annina, la mitica “ballerina del Balon”, diventerà un film

Il regista Giuseppe Bisceglia è al lavoro sulla vita di Anna Camillini, morta nel 2018: un documentario popolare e partecipato che attraversa 75 anni di storia di Torino

La storia di Annina, la mitica “ballerina del Balon”, diventerà un film

C'è chi la ricorda soprattutto per le sue performance danzerecce, in abiti vistosi e abbinamenti improbabili, durante moltissimi cortei e manifestazioni studentesche e non solo, o chi per un video reso virale nientepopodimeno che dal rapper Puff Daddy. Ma la storia di Anna Camillini, meglio conosciuta come “La ballerina del Balon” o “Anna la pazza”, è soprattutto una storia popolare, fatta di povertà e sofferenza ma anche di riscatto ed emancipazione; questa storia è in attesa di diventare un documentario intitolato semplicemente “Annina”.

A tentare l'impresa di ricostruire questa vita tanto dura quanto straordinaria è il giovane regista Giuseppe Bisceglia, cosentino di nascita ma “torinese” dal 2010, che a Borgo Dora e ad Aurora sta dedicando quasi interamente il proprio lavoro: “L'idea – spiega – è nata da una suggestione avuta con lo scrittore Maurizio Amendola, autore di un racconto su Annina e del soggetto del film: parlando abbiamo capito quanto la sua figura, negli ultimi anni, si sia diffusa in modo virale acquisendo una consacrazione finale. Si tratta di una biografia femminile, intima e osservativa, a completamento di un percorso di sguardi sul quartiere; Annina è il nostro specchio di persone che vorrebbero prendersi la libertà di ballare da soli sotto la pioggia”.

“Annina”attraverserà 75 anni di storia di Torino e d'Italia: “Affronteremo - prosegue Bisceglia – tematiche delicate come la psichiatria, vissuta dentro e fuori dai circuiti manicomiali, l'ossessione nel filmare tutto ciò che troviamo divertente e strano o la sofferenza personale riversata in danze scatenate capaci di rallegrare gli animi e stemperare tensioni. Gli aneddoti sono tantissimi: uno di questi riguarda un corteo No Tav a Torino, con Anna infilata tra i manifestanti e la polizia in assetto antisommossa a fare un discorso in grado di ridicolizzare la scena e mandare a monte ogni scontro”.

Il film, considerati anche i ritardi dovuti all'emergenza coronavirus, dovrebbe essere ultimato entro il 2021 e conterrà anche diverse particolarità: “Attualmente – conclude – siamo in fase di sviluppo di un collage fatto di materiali d'archivio alternati a filmati di repertorio, interviste e testimonianze, tra cui quelle del medico curante, dello scrittore Giuseppe Culicchia, dell'attrice Federica Maffucci e di altri artisti che hanno conosciuto Anna tra le strade del Balon, con la musica a fare da filo conduttore. Per le fasi non supportate da alcun tipo di materiale, stiamo invece pensando a delle animazioni, ideali per caratterizzare ancora di più il personaggio”.

Nel tentativo di rendere la realizzazione del documentario più partecipata possibile è stata aperta la pagina Facebook “Annina”, con l'obiettivo di raccogliere contenuti anche in modo informale da chi ha avuto modo di incontrarla o conoscerla.

https://www.facebook.com/anninaildocumentario/ 

Marco Berton

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